Agorà, Dario Fabbri: "Putin non può fermarsi ora". I russi non sfondano e l'Occidente arma Kiev, non se ne esce
È stallo sul campo di battaglia e nelle trattative. Non si vede la luce nella guerra in Ucraina con le forze armate russe che non raggiungono gli obiettivi che si erano prefissate e quelle ucraine che continuano a resistere. "I russi non stanno sfondando la linea di difesa ucraina nel Donbass e se non lo fanno ora, mentre arrivano armi pesanti dall'Occidente, è difficile pensa che lo facciano tra qualche settimana", spiega l'analista Dario fabbri ad Agorà, su Rai3.
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Il dilemma di Vladimir Putin è chiaro, se si ferma oggi non può presentare ai russi una vittoria, spiega Fabbri, per questo ora il Cremlino "deve cercare di prendersi più territorio possibile" prima che arrivino armamenti sempre più efficaci da parte di Stati Uniti ed Europa a Kiev. Pochi giorni fa Joe Biden ha chiesto al Congresso Usa 33 miliardi di aiuti all'Ucraina, 20 dei quali andranno in armi.
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"L'Ucraina è convinta di poter resistere e pensa che se si arrenderanno adesso oltre alla distruzione si troveranno anche senza territori che non vogliono assolutamente cedere", dice sabato 30 aprile il direttore di Domino con riferimento a Kherson, verso la Crimea, dove i russi vogliono introdurre il rublo e hanno indetto un referendum per l'annessione.