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Otto e mezzo, Lucio Caracciolo gela ogni illusione: "Dove vuole arrivare Putin", lo scenario peggiore sull'Ucraina

Valentina Bertoli
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A Otto e mezzo, programma di approfondimento quotidiano condotto da Lilli Gruber, Lucio Caracciolo torna a fare il punto sulla durata del cruento conflitto in Ucraina e sulle mire del Cremlino: “La guerra finirà quando le forze militari saranno esauste. Non riusciremo ad incidere sulla volontà di Putin in alcun modo”.

 

Dopo 65 giorni di bombardamenti e morti, il mondo sta vivendo una situazione di logorante attesa tanto sul campo militare quanto su quello diplomatico. L’escalation della Russia è indubbia, meno chiaro risulta il piano di Putin. Caracciolo, ospite venerdì 29 aprile del talk di La7, ha spiegato l’urgenza di analizzare la strategia russa: “Sarebbe interessante capire dove voglia arrivare la Russia e regolarci di conseguenza. L’invasione dell’Ucraina corrisponde a una decisione di carattere storico: Mosca punta a essere il campione dell’antioccidente”.

 

Per Washington il conflitto durerà mesi e l’Europa sosterrà la resistenza. Caracciolo esprime le sue perplessità sul tema: “Il capo del Cremlino vuole polarizzare intorno a sé delle potenze contro l’impero americano. Ho molti dubbi che la Russia possa fermarsi con delle proclamazioni di principio o con la buona volontà dei pacifisti”. Secondo il direttore di Limes la pace è ancora un lontano miraggio: “La pace si fa in due. Noi possiamo portare l’Occidente a un negoziato o a una serie di cessate il fuoco. È impossibile, per ora, la fine di ogni ostilità”. Caracciolo ha allora spento qualsiasi illusione, presagendo una ripartizione dei territori interessati: “Il terreno ci dice che questa guerra finirà quando le forze non ce la faranno più. I territori conquistati saranno di chi li avrà fatti propri. Si negozierà poi per decenni per capire chi avrà il diritto a detenere quel territorio o meno”.

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