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Coffee Break, Paolo Crepet incredulo davanti ad Alessandro Orsini e i bambini nei regimi: cose da pazzi

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Paolo Crepet contro Alessandro Orsini. Lo psichiatra e sociologo non riesce a credere ai suoi occhi quando sente le dichiarazioni del professore della Luiss - uno dei volti più noti della televisione da quando la Russia ha deciso di far scoppiare la guerra in Ucraina - e non ha certo paura di mostrare il proprio sdegno per la dichiarazione sui bambini che vivevano felici nel fascismo e nei regimi totalitari. Crepet è ospite della puntata del 28 aprile di Coffee Break, programma di La7 condotto da Andrea Pancani, e da qui lancia il siluro ad Orsini: “La psicologia in tutto questo è sparita dal vocabolario, non ci interessa. Così come non ci interessava durante la pandemia, sono anni che non ci interessano le persone. Prima ci occupavamo di virus, adesso di cannoni, ditemi che differenza fa. Le persone? Che cosa fanno le persone? Come possono sopravvivere? Se è vero che la carta è aumentata di costo dell’80% che cosa fa chi lavora con la carta. Sono cartiere, operai, famiglie, distretti industriali. Che cosa facciamo noi?”. 

 

 

“Perché - ecco l’affondo di Crepet - parliamo e ci sono dei signori stupendi, ci sono delle persone che ho conosciuto in questi mesi che sono strepitose. Tipo un signore che ha detto che un bambino è più felice in un regime totalitario che in una democrazia, è una cosa pazzesca, è una roba da premio Montessori”. Lo psichiatra non fa il nome, ma il riferimento è subito chiaro e infatti Pancani da studio lo sottolinea: “Parliamo del professor Alessandro Orsini”.

 

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