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“Mino Raiola è morto, addio al re dei procuratori di calcio”. Ma è una bufala

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"Mino Raiola è morto a 54 anni", ma è tutto falso. Il re dei procuratori italiani - nel 2020 Forbes lo ha inserito al quarto posto al mondo tra gli agenti di tutto il mondo con un fatturato da 84,7 milioni di dollari e con un giro di affari chiusi per un valore di 847,7 milioni - è stato dato per deceduto dopo una malattia che lo aveva colpito negli ultimi mesi. Lo ha riferito il Tg di La7 diretto da Enrico Mentana, che però è stato smentito dallo staff dell'agente sportivo.

 

Raiola, che tra gli altri assiste giocatori del calibro di Ibrahimovic, Haaland, Donnarumma, Pogba, Verratti, Mkhitaryan e De Ligt, lo scorso 12 gennaio era stato operato all’ospedale San Raffaele di Milano per una malattia polmonare non legata al Covid e subito era sorto un giallo. Il suo staff aveva parlato di controlli programmati e anche Alberto Zangrillo, medico dell’ospedale lombardo, aveva sottolineato come l’intervento fosse in programma da tempo, ma la Bild annunciò che Raiola era ricoverato in terapia intensiva e che le sue condizioni si erano seriamente aggravate. Adesso il nuovo caso su un uomo, che nel bene e nel male (da molti criticato per il suo eccessivo potere nelle trattative), ha segnato gli ultimi 20 anni di calcio e di calciomercato. Ma al momento è ancora vivo.

 

 

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