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"Basta armi all'Ucraina, tiriamoci indietro". Marco Travaglio "angosciato" da Draghi a Otto e mezzo

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La guerra in Ucraina è una nuova fase e anche l'intervento delle forze occidentali nelle dinamiche del conflitto è cambiato. Marco Travaglio mercoledì 27 aprile è ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo e punta il dito sul presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e i suoi "camerieri", come ha scritto il direttore del Fatto, che stanno facendo di tutto per trasformare questo conflitto nella terza guerra mondiale. "Come italiani non contiamo niente, ma come europei dovremmo prendere finalmente atto del fatto che l'escalation porta a una guerra lunga", con Putin che sta inesorabilmente avanzando nel Donbass, verso Odessa e verso la Transnistria. Per Travaglio all'Europa non resta che spingere per un negoziato "con un compromesso inevitabile che tenga conto della situazione del campo e prendere atto che questa guerra è cambiata".

 

"Non possiamo vivere nel giorno della marmotta e ripetere tutti i giorni come se questo avesse risolto il problema che c'è un aggressore un aggredito", attacca il giornalista. Continuare la guerra conviene solo agli Usa, argomenta. "Questa escalation evidentemente porta alla seconda fase della guerra e anche alla seconda fase del nostro impegno - spiega Travaglio - io sono sempre stato contrario all'invio delle armi" all'Ucraina "perché pensavo che sarebbe servito a far durare di più la guerra", come è avvenuto. "Adesso viene proclamato ufficialmente ai quattro venti dai responsabili degli Stati Uniti e ancora di più da Boris Johnson che queste armi servono a colpire la Russia nel suo territorio, per sconfiggere fiaccare la potenza militare russa". 

 

Cosa deve fare l'Italia? "Quando una classe dirigente come la nostra non sa cosa fare deve interpellare il suo faro che è la Costituzione", conclude Travaglio, "che ci vieta di partecipare a guerre per risolvere controversie internazionali. Cosa altro è diventata questa guerra se non il tentativo di risolvere una controversia internazionale con le armi?". Inglesi e americani lo vogliono fare perché lo hanno sempre fatto, "così come i russi" spiega il giornalista, ma "noi non lo dobbiamo e non lo possiamo fare, dobbiamo tirarci indietro: basta inviare armi". 

 

L'ultima stoccata è per l'"adunata di guerra" di Ramstein, "un pizzino mafioso a Guterres e Scholz", attacca infine Travaglio. "Dobbiamo essere angosciati da un governo" come quello di Mario Draghi. 

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