Conoscere e capire la giustizia partendo dalla storia di Dante Alighieri
Insegnare la giustizia attraverso Dante. Si è concluso ieri un progetto di educazione civica celebrativo della morte di Dante Alighieri presso il Convitto Nazionale «Vittorio Emanuele II» di Roma dal titolo «Diligite iustitiam qui iudicatis terram», nato dalla passione degli operatori della giustizia a vario titolo, per trasmettere agli studenti prossimi all'esame di maturità la corretta gestione e fruizione delle pubbliche risorse. Tecnicamente un Ptco (Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento scolastico), promosso dal Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, che ha individuato quali referenti due giudici, la scrivente, anche giudice della Corte dei conti e Maria De Cono, avvocata e componente del Consiglio stesso, affiancate da un illustre dantista, il Prof. Angelo Chiaretti. Un progetto innovativo a cui il ministro dell'Istruzione Bianchi non ha voluto far mancare la propria presenza e ha sottolineato l'attualità delle vicende giudiziarie del sommo poeta. «Dallo studio di questo particolare aspetto della vita di Dante emerge come egli abbia voluto stigmatizzare i comportamenti illeciti su cui erano fondate le accuse rivoltegli, collocandoli nei diversi gironi dell'Inferno secondo le varie tematiche di usura, corruzione, peculato e altro».
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Un lavoro a cui hanno partecipato esperti, giudici ed avvocati con interventi sulle diverse giurisdizioni (tributaria, contabile, amministrativa, ordinaria) per istruire i ragazzi su quali sono, come devono operare, quanti diversi tipi di Giudici esistono oggi in Italia, per aiutarli a calarsi nella parte, partendo dall'accusa che gravò su Dante, nelle vesti di pubblico ufficiale, di aver ricevuto denaro in cambio di favoritismi. Ed ancora più specificamente da quella baratteria, corruzione diremmo oggi; come Dante trattò i corrotti nella Commedia, come funzionava la giustizia nel XIII secolo e come ai nostri tempi, cos'è oggi la corruzione, come e da chi viene punita. Quali vizi e virtù degli uomini di allora e quali quelli di oggi. Cosa accadrebbe se Dante fosse processato adesso. Da qui si è arrivati all'attualità, con la celebrazione di un vero processo, da parte delle classi VA e VB del Liceo Classico, professionisti della giustizia per un giorno.
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Abituare i ragazzi all'idea che la legge e la giustizia devono tutelare i diritti di tutti e ricordare loro che hanno dei doveri. Per comprendere l'importanza della giurisdizione e del ruolo del Giudice in generale in un Paese libero e democratico, come il nostro, sono stati dedicati momenti importanti alla conoscenza delle ragioni che hanno condotto alla nascita dell'attuale organizzazione del nostro Stato. Un rapporto tangibile con le istituzioni.
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