nuova guerra fredda
"La guerra non finisce il 9 maggio". Tagadà, Domenico Quirico: l'Europa ha raccontato favole all'Ucraina
Cosa può fare l'Occidente per mettere fine all'invasione russa in Ucraina? Domenico Quirico, veterano degli inviati di guerra e giornalista della Stampa, spiega senza filtri lunedì 18 aprile a Tagadà, su La7, il vicolo cieco in cui rischiamo di trovarci mentre si pensa a imporre sanzioni sul gas. "Ci siamo preclusi qualsiasi rapporto negoziale dicendo che" il presidente russo Vladimir Putin "è un genocida. Vorrei vedere quale leader occidentale possa incontrare Putin e dirgli: 'ti abbiamo bastonato sul gas, ritirati dall'Ucraina e te lo ricompriamo...'. Ma vi immaginate uno scenario di questo genere?".
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Quirico sottolinea che parliamo di "metafisica, con Hitler non ha parlato nessuno". I leader occidentali devono sperare che qualcuno si presenti come "dopo Putin", seppur improbabile. "Come fanno a sedersi con il macellaio di Bucha? Avete raccontato agli Ucraini favole?" è il ragionamento del giornalista che punta il dito sull'atteggiamento europeo sulla guerra: "Non c'è una logica" nel comportamento dei paesi Ue che aiutano l'Ucraina ma non vogliono andare oltre ipotetiche "linee rosse". "Non è assistenza, è ipocrisia" incalza il giornalista che dà ragione al presidente ucraino Volodymyr Zelensky che, riassume Quirico, ci dice chiaro e tondo: "Ci volete proteggere? Fate la guerra".
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Per Quirico "questa non è una guerricciola che finisce il 9 di maggio", afferma argomentando: "Siamo alla nuova frontiera della guerra fredda, ci saranno momenti di distensione e raffreddamenti" ma si andrà avanti per anni. "Ci vuole un cambiamento di mentalità, non è che gli inglesi nel '39 hanno pensato alla sterlina prima di fare la guerra Hitler... Noi vogliamo l'auto l'elettrica e il carro armato che annienta i mezzi russi", non è possibile mettere in insieme tutti". Insomma, siamo a un bivio della storia e l'Occidente è chiamato a fare scelte drammatiche. "