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Controcorrente, Capezzone a valanga: senza le armi dell'Europa Putin si sarebbe preso Kiev

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Come fermare la guerra in Ucraina? Nella puntata di lunedì 18 aprile di Controcorrente, il programma condotto da Veronica Gentili su Rete 4, ci si interroga sulla strategia dell'Occidente. Continuare ad armare Kiev? Trattare con Vladimir Putin? Daniele Capezzone ricorda che in Ucraina "generazioni si ricordano ancora l'olocausto per fame del '32-33 e odiano giustamente Stalin per questo. Ora odieranno Putin per altri 80-90 anni, non possiamo dimenticare quello che sta accadendo", afferma il giornalista della Verità. 

 

Gli armamenti inviati dai paesi europei e dagli Usa a Zelensky sono servite "a salvare Kiev e la parte nord dell'Ucraina, se non ci fosse stata la possibilità per gli aggrediti di difendersi Putin si sarebbe preso tutto" afferma Capezzone. 

 

Capezzone va all'attacco di chi invoca accondiscendenza con Putin e insiste con la linea della "pace, pace, pace: fate un figurone perché fate passare gli altri per guerrafondai". Ma con la linea della pace a prescindere "Putin si sarebbe preso tutta Kiev è tutta l'Ucraina e probabilmente come accade nei talk show russi sarebbe arrivato qualche generatone che indicava Estonia, Lettonia, Lituania e poi magari un po' di Moldavia o di Polonia..." . "Non avete il senso della storia e non avete il senso di come ragiona un dittatore", conclude. 

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