Sbarchi migranti in Italia, l'emergenza continua a flagellare solo l'Italia: i dati e il flop dell'Unione Europea
Numeri allarmanti. Che sembrano essere immutabili mese dopo mese. La rappresentazione plastica del fallimento dell'Unione Europa, delle mille promesse fatte all'Italia e mai mantenute. Passano gli anni, cambiano i governi, ma l'emergenza migranti che provengono dall'Africa non accenna ad esaurirsi. In casi simili, per aver un'idea precisa degli eventi sociali, è indispensabile partire dai numeri. Freddi, distaccati ma oggettivi.
La fonte primaria è il sito del Ministero degli Interni e il cosiddetto “cruscotto statistico”. Un file pdf dettagliato e aggiornato al giorno precedente. Basta aprirlo, per comprendere la vastità di un problema che, ormai, non sembra interessare più a nessuno. Sono lontani i tempi delle prime pagine dei giornali, delle prese di posizione di Lega e Fratelli d'Italia o delle accuse di razzismo alla destra da parte della sinistra governativa, vicina alla Troika di Bruxelles.
Eppure gli sbarchi di questi primi quattro mesi sono pressoché identici a quelli del 2021. Per intenderci: 8441 nel 2022, 8522 lo scorso anno e solo 3238 nel 2020. Ancora più allarmante la proiezione a dodici mesi: la tendenza è quella di replicare il 2021, anno nel quale furono ben 67477 gli sbarchi totali. Circa il doppio rispetto ai numeri del 2020: 34154.
Interessante anche l'analisi della distribuzione dei migranti nelle venti regioni italiane: la più solidale è la Lombardia, col 12% di extracomunitari accolti nelle proprie strutture, segue l'Emilia Romagna (11%), Lazio e Piemonte (9%), la Sicilia (8%) e la Toscana (7%). Fanalini di coda, con appena l'1%, la Valle d'Aosta, la Sardegna e il Molise. Numeri freddi, distaccati, ma oggettivi. Che descrivono con precisione chirurgica il fallimento della politica della redistribuzione in altri stati del Vecchio Continente. Un'emergenza che resterà tale fin quando le coste della Sicilia, di Lampedusa o della Sardegna saranno catalogate solo come confine italiano. E non europeo.