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Covid, "con Omicron la mascherina serve". L'epidemiologo Massimo Ciccozzi tuona sui contagi, quadro ribaltato

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Christian Campigli
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Un'emergenza ormai risolta o un pericolo ancora attuale e sottovalutato? Il Covid e le misure per il contenimento della pandemia tornano a far discutere. E, inevitabilmente, ad accendere interminabili polemiche, soprattutto in ambito politico. Non è un mistero infatti che il green pass non sia esattamente un toccasana per la nostra malandata economia. E, soprattutto, per l'incremento dei consumi. “Con Omicron, abbandonare la mascherina al chiuso non è una buona soluzione”.

Parole e musica di Massimo Ciccozzi, responsabile dell'Unità di Statistica Medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, intervistato dall'agenzia di stampa AdnKronos. L'esperto però si spinge oltre. “Non lo è nemmeno all'aperto, quando ci sono molte persone, visto che la circolazione virale non è scomparsa ed è elevata. Ieri ho visto la partita allo stadio, la maggior parte delle persone era assiepata e non aveva la mascherina. In questa fase e con queste varianti non va bene. Non dimentichiamoci la mascherina - ammonisce lo studioso - perché il vaccino ci ha tolto i rischi gravi della malattia, ma non il contagio. La mascherina è l'unica barriera che ci può aiutare in questo”.

Valutazioni scientifiche, che dovranno poi trovare una loro traduzione politica. Scelte che dovranno inevitabilmente tener conto da un lato della salute dei più fragili e dall'altro delle condizioni migliori per favorire la ripresa economica. Giungere a un accordo non sarà semplice, ad appena quindici giorni dal (teorico) giorno x, quello nel quale il certificato verde dovrebbe andare in pensione. Esistono due sensibilità contrapposte all'interno della maggioranza che appoggia il governo. Una che potremmo definire più prudente, rappresentata dal Ministero della Salute, Roberto Speranza, che spinge per il mantenimento della mascherina al chiuso, quantomeno nella grande distribuzione e nei centri commerciali.

L'altra, più ottimistica, che vede in Matteo Salvini il suo portavoce: via mascherina e green pass e si torni senza indugi alla vita normale. Due visioni antitetiche. Al premier Mario Draghi l'arduo compito di trovare una sintesi politica che possa tenere in piedi l'esecutivo da lui presieduto.

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