dalla berlinguer
Cartabianca, Caprarica sbotta con Orsini e Di Cesare: rovesciate la realtà. Scontro su Putin e l'Europa
Il dibattito italiano sulla guerra in Ucraina divide filosofi, esperti e politologi. A #cartabianca, il talk politico di Rai3, martedì 12 aprile, lo storico Antonio Caprarica ha ristabilito la verità dei fatti al cospetto del professor Alessandro Orsini e della professoressa Donatella di Cesare: “Si sta assistendo a un rovesciamento degli eventi. Adesso è diventata una guerra per cacciare Putin, gli Stati Uniti che non vogliono la pace e gli ucraini che si ostinano a difendere la loro terra. A me pare un modo strabiliante di ragionare. E c’è anche una certa leggerezza nel valutare ciò che Putin ha detto con estrema chiarezza”.
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Le osservazioni dell’ex inviato Rai hanno punto sul vivo Donatella di Cesare che lo ha accusato di “delegittimare l’interlocutore”. Caprarica, che non è secondo a nessuno quando si tratta di argomentare con puntigliosità il suo pensiero, ha replicato: “Ho ascoltato la sua lunga disamina in silenzio, io sto parlando dei fatti, gentile professoressa. Un dittatore feroce ha dichiarato che bisognava demilitarizzare e denazificare un Paese e lo ha aggredito. Oggi questo stesso dittatore viene presentato come una vittima dell’aggressione americana. Se non è questo un rovesciamento dei fatti, mi dica lei cos’è”.
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Secondo il giornalista, dopo un mese di conflitto e migliaia di vittime tra i civili, di cui 180 bambini, è venuto il momento di ragionare sul serio su cosa vuole fare il numero uno del Cremlino e quando e se intende fermarsi al di là dei demeriti e della presunta inazione dell’Europa. “E’ del tutto evidente che Putin non vuole smettere, che non vuole negoziare quando anche andassero in processione i mediatori – ha concluso Caprarica -. Vi ricordo le 20 telefonate di Macron, italiane, tedesche… non è possibile negare tutti questi elementi e invocare una iniziativa di pace europea quando è Putin che non intende trattare”.