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Mossa della Nato, Stoltenberg: esercito permanente ai confini Est. Putin e il rischio di invasione di Estonia e Lituania

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Un esercito permanente lungo il confine orientale dei Paesi del patto atlantico. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, lancia un messaggio preciso al presidente russo Vladimir Putin con un'intervista al quotidiano britannico The Telegraph. Il numero uno della Nato ha infatti annunciato che l’Alleanza Atlantica sta valutando la possibilità di dispiegare una "presenza permanente" di truppe lungo il confine orientale in risposta all’invasione russa dell’Ucraina.

 

"Indipendentemente da quando e come finirà la guerra in Ucraina, la guerra ha già avuto conseguenze a lungo termine per la nostra sicurezza. La Nato deve adattarsi a questa nuova realtà. Ed è esattamente quello che stiamo facendo", ha detto Stoltenberg. "La Nato - ha aggiunto - è l’Alleanza di maggior successo nella storia per due motivi. Uno è che siamo stati in grado di unire Europa e Nord America. L’altro è che siamo stati in grado di cambiare quando il mondo cambia. Ora il mondo sta cambiando e la Nato sta cambiando".

 

La mossa della Nato mira a contrastare future possibili aggressioni della Russia successive all’invasione dell’Ucraina. L'alleanza è "nel mezzo di una trasformazione veramente fondamentale" che riflette anche "conseguenze a lungo termine" delle azioni di Putin, spiega 
Stoltenberg. In concreto, la presenza ridotta sul fianco orientale dell’Alleanza sarà sostituita da forze sufficienti a respingere  veri e propri tentativi di invasione di stati membri come Estonia e Lettonia. Le opzioni di questo ripristino saranno sviluppate dal comando militare della Nato. 

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