In Onda, il ministro Luigi Di Maio difende il presidente Biden: "Parole decise, Putin sgancia le bombe"
“Da una parte parole chiare e decise, dall’altra bombe”. Così Luigi Di Maio, ministro per gli Affari Esteri, difende Joe Biden. Da Varsavia, il presidente degli Stati Uniti aveva definito Putin “un dittatore e macellaio che non può restare al potere”, il Cremlino aveva replicato a stretto giro: “Non è lui che decide chi guida la Russia” e la Casa Bianca è corsa ai ripari: “Biden non si riferiva a un cambio di regime”. Dunque USA e Russia mostrano i muscoli e scelgono il braccio di ferro, mentre l’Ucraina viene rasa al suolo. Il popolo resiste e combatte l’invasione delle truppe nemiche ma nella speranza che si giunga quanto prima a un negoziato serio.
Questa sera, Luigi Di Maio, in collegamento con In Onda, il programma politico di LA7, sabato 26 marzo, ha spiegato che i toni di Biden sono stati perentori, quasi un deterrente perché si teme un disastroso fallo di frustrazione di Putin: “Teniamo presente che a poche centinaia di km da dove ha parlato Biden sono cadute bombe russe, a Leopoli, parte ovest dell’Ucraina. Nato e UE quando sono compatte e forti difendono meglio l’Italia. Siamo tutti preoccupati perché Putin sta arretrando, la sua guerra non sta andando bene e questo potrebbe aumentare la sua aggressività, potrebbe aumentare i bombardamenti russi. Da una parte dobbiamo colpirlo con le sanzioni economiche per togliere linfa all’esercito e dall’altro dobbiamo portarlo al tavolo per il cessate il fuoco”.
"È un macellaio" Biden a Varsavia insulta Putin. La reazione durissima del Cremlino, salta tutto
Una risposta diplomatica ed evasiva che la conduttrice Concita De Gregorio ha provato a scardinare chiedendo all’ospite un’opinione sul linguaggio incendiario di Biden e Di Maio è quasi sbottato: “Beh in queste settimane è arrivato di tutto dall’altra parte anche paragoni tra Stati Uniti e dittatori del passato. Biden ha usato parole decise, ma Putin usa le bombe e sta colpendo città di un Paese che ha invaso. Di fronte a tutto questo e ai negoziati in corso, anche oggi hanno colpito infrastrutture civili e ci sono 136 bambini morti dopo un mese di conflitto. Questa è una guerra che sta facendo una carneficina tra ucraini e russi perché secondo il Wall Street Journal sono almeno 40.000 i militari di Putin morti. Le parole di Biden hanno uno scopo: far capire a Putin che deve fermarsi”.