La Nato mostra i muscoli a Putin: 100mila soldati schierati sul fronte Est. Droni e razzi anti-carro all'Ucraina
Si rafforza la presenza della Nato sul fronte Est, una mossa decisa per aumentare la pressione sulla Russia e che con tutta probabilità provocherà una reazione da Mosca. Come annunciato l'Alleanza atlantica ha confermato l'invio di uomini e mezzi nei Paesi a ridosso dell'Ucraina che continua ad avere il sostegno dei paesi occidentali senza entrare direttamente nel conflitto. "I leader della Nato hanno concordato sul fatto che dobbiamo fornire e forniremo ulteriore sostegno all’Ucraina, continueremo a imporre costi senza precedenti alla Russia e rafforzeremo la deterrenza. Gli alleati hanno approvato i nostri quattro nuovi gruppi in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia", ha affermato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa al termine del Summit straordinario dei capi di Stato e di governo dell’Alleanza atlantica.
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I "battlegroup" si aggiungono a quelli già dispiegati nei paesi baltici e in Polonia. "Ciò significa che avremo otto gruppi tattici della Nato lungo tutto il fianco orientale, dal Baltico al Mar Nero", ha detto Stoltenberg. "In Europa ci sono oggi dispiegate truppe per un totale di 100.000 soldati, di cui 40.000 sotto diretto comando Nato, sostenute da importanti forze aeree e navali", ha aggiunto. Giovedì 24 marzo è stata approvata anche la proposta di aumentare il sostegno a Kiev con l'invio di nuove armi anticarro, di difesa antiaerea e droni "che si sono rivelati molti efficaci", ha detto Stoltenberg, e mandando anche "attrezzature per aiutare l'Ucraina a proteggersi dalle minacce chimica, biologica, radiologica e nucleare". In particolare, questo aiuto riguarderà "l'individuazione" delle minacce, nonché "la protezione e il supporto medico" contro di esse, e il "training per la decontaminazione".
Intanto lo stesso Stoltenberg è stato confermato alla guida della nato fino al 30 settembre 2023. La notizia è stata rilanciata dallo stesso dirigente, sui suoi profili social. Il mandato del segretario generale avrebbe dovuto scadere quest’anno: "Mentre ci troviamo di fronte alla crisi di sicurezza più grave da una generazione - ha scritto il segretario generale - siamo uniti nel mantenere l’alleanza forte e i nostri popoli al sicuro".
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