guerra tecnologica
Tragico errore di Zelensky mentre Putin sfodera i missili Kinzhal. Parla il generale Battisti: guerra chiusa?
La Russia nella guerra in Ucraina mette in campo i razzi ipersonici, armi devastanti caratterizzati da una velocità e una precisione estreme: sono in grado di percorre la distanza tra Londra e New York in mezz'ora. Il generale di Corpo d'Armata Giorgio Battisti illustra il potenziale bellico dell'esercito russo e i possibili scenari del conflitto intervenendo sabato 19 marzo a L'aria che tira, su La7.
Prima di tutto, il generale sottolinea come il conflitto non sia nato per colpa della Nato ma della Russia, con Vladimir Putin che vuole "espandere i propri confini e la propria influenza". Il conflitto è drammatico perché "ci riporta indietro di cento anni almeno - afferma Battisti - assistiamo a scene che di solito vediamo nei documentari e nel film della Seconda Guerra Mondiale: una guerra convenzionale combattuta con i criteri e i principi del secolo scorso ma con le armi tecnologiche di oggi".
Un conflitto ancora più violento e distruttivo, sottolinea l'alto ufficiale. Una dimostrazione è l'uso da parte dell'esercito russo dei razzi Kinzhal, missili ipersonici che viaggiano a una velocità 10 volte superiore a quella del suono e possono montare anche testate nucleari. Sono stati usati recentemente per colpire obiettivi militari: "Mi lascia un po' stupito che le forze armate ucraine non abbiano pensato che le proprie caserme siano obiettivi prioritari da parte delle forze russe - spiega Battisti - Anche perché c'era già stato nei giorni scorsi un bombardamento al centro di reclutamento dei combattenti stranieri". I razzi ipersonici uniscono "la lunga gittata e la velocità dei missili balistici con la precisione dei missili Cruise", afferma il generale che spiega come queste armi non salgano nell'atmosfera per poi piombare sull'obiettivo grazie alla forza di gravità ma possano essere manovrati a "zig zag", sviando anche i sistemi di controllo.
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Ma sono armi consentite dagli accordi internazionali? "Le convenzioni non scendono così nel dettaglio - commenta l'ufficiale - Servono a rendere meno cattiva la guerra, se questo si può affermare in questi termini. La le armi vietate sono più che altro i gas, quelle chimiche, o i proiettili dum-dum che esplodono al contatto col corpo".
Putin? Continuerà ma con lentezza, a che per limitare le perdite. Ha perso 7mila soldati finora. E sul campo rischiano imboscate continue, senza contare che molti soldati russi sono di leva, giovani e inesperti.