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Russia-Ucraina, accelerazione diplomatica: la guerra sta per finire? Paolo Magri (Ispi): "Più di uno spiraglio"
In Ucraina siamo al punto massimo dell'orrore ma c'è anche qualcosa che si muove e che potrebbe sbloccare la situazione. Paolo Magri, direttore dell'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale ISPI, i due binari su cui viaggia il conflitto: sul campo di battaglia e sul piano negoziale. L'analista giovedì 17 marzo è ospite di Omnibus su La7 dove sono state ricordate le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky: "La Russia ha già superato «tutte le linee rosse», mentre «i negoziati» tra Kiev e Mosca, che «sono ancora in corso», sono «abbastanza difficili» e con l’invasione dell’Ucraina la Russia potrebbe aver già iniziato una terza guerra mondiale", le parole del capo di governo alla Nbc dopo l’intervento al Congresso degli Stati Uniti.
"Zelensky ci ha tristemente ed efficacemente abituati a immagini forti che sta usando nei parlamenti del mondo, oggi in quello tedesco"commenta Magri. "Il punto sulla guerra? C'è un parallelo tra l'orrore massimo, quello andato in scena ieri in vari luoghi a cominciare dal teatro" di Mariupol, "con l'obiettivo di colpire nel mucchio e fiaccare in modo criminale" l'Ucraina, tanto che il presidente usa Joe Biden "per la prima volta ha usato la parola criminale' per la Russia".
E tra il massimo dell’apertura sul fronte diplomatico: "SI è parlato di un accordo ad ampio spettro, non un cessate il fuoco per poi discutere, magari per anni", sottolinea l'analista che si riferisce alla bozza di accordo tra Russia e Ucraina di cui ha parlato il Financial Times. "È molto articolata e tocca tutti i punti. È fatta? Non ma ci sono spiragli forse qualcosa di più. Tutta la diplomazia si sta muovendo - spiega l'esperto - ci sono segnali di speranza".