attacco al cuore

L’Aria che Tira, “Occidente suicida”. La frustata di Maria Giovanna Maglie: Europa debolissima, travolti da Putin

“Il problema è come se ne esce?”. Esordisce così nel suo intervento Maria Giovanna Maglie, ospite dell’edizione del 16 marzo de L’Aria che Tira, programma di La7 condotto da Myrta Merlino, che affronta il tema della guerra in Ucraina dopo l’invasione della Russia. La giornalista in collegamento considera troppo ottimista il titolo che appare nella grafica del talk show e poi spiega le sue preoccupazioni: “C’è stato un suicidio dell’Occidente, ho qualche dubbio su quando sia iniziata, penso con l’arrivo di Barack Obama, che ha portato ad un indebolimento tragico degli Usa. Il punto però è che il discorso Usa si può trasportare in Europa. Che ieri siano andati i tre paesi dell’ex Cortina di Ferro a Kiev e non gli altri è vergognoso per l’Europa e non soltanto sorprendente. Come se ne esce oggi? L’Europa che ancora l’altro ieri si occupava di gabinetti di gender neutro, l’Europa che qualche mese fa in un documento di politica generale liquidava in 2-3 righe la questione dell’Ucraina, l’Europa che ha dato delle onorificenze a Vladimir Putin, noi che abbiamo fatto un sacco di accordi dopo il 2014, non prima, la maggior parte degli accordi energetici l'abbiamo fatta dopo il 2014. Abbiamo aggirato le sanzioni…”

 

 

“Questa Europa debolissima - prosegue l’invettiva della Maglie -, che poi è quella che si interfaccia con Putin, che cosa ha da proporre, se non la resa? Questo è lo sgomento. La resa gli ucraini non la vogliono, gli abbiamo dato tutte le ragioni, se non materiali almeno morali, per continuare a lottare. Contemporaneamente non abbiamo la forza di un tavolo di negoziato che sia un tavolo che impone delle condizioni a Putin, anziché stare soltanto a sentire le sue condizioni. Come si esercita la massima pressione su di lui? Come quella che tanti filo-putiniani d’Europa che parlano di neutralità, di lasciare alcune regioni… Come può essere un elemento di forza questo? Noi ce la sentiamo - chiosa la Maglie - di avere al confine del cuore dell’Europa questo personaggio? Sembriamo non essere consapevoli del pericolo, questo è il punto. Altrimenti sarebbero altre le iniziative che tutto insieme, l’Occidente non suicida, dovrebbe prendere”.