teorie e sospetti
Quel movimento sospetto di Vladimir Putin, cosa rivela il biografo dello Zar: la verità sulla malattia
Cosa c'è di vero nelle speculazioni che vedono il presidente russo Vladimir Putin malato di cancro e in preda a una sorta di delirio dovuto dai farmaci? A fornire qualche elemento alla discussione che a onor del vero manca di prove concrete è Nicolai Lilin, lo scrittore italiano nato in Russia, diventato famoso per il romanzo con spunti autobiografici Educazione Siberiana ma che recentemente ha pubblicato una biografia di Putin.
Lo scrittore martedì 15 marzo a L'aria che tira, il programma di La7, ammette che Putin ha realizzato in Russia una dittatura con mire imperialistiche perché non è vero che "l'ultimo Zar" vuole rifare l'Urss, il suo vero obiettivo è rifondare "l’impero russo”. Per lo scrittore Putin anche in questo frangente resta un politico freddo e razionale e ha sicuramente "piani B, C e così via. Secondo me lui è preparato come in Cecenia, dove era partito con un certo tipo di pianificazione e poi ha sfruttato la situazione, girando a suo favore il dissenso tra i ribelli, tanto è vero che parte dei ceceni si è staccata ed è diventata fedele alla Russia”.
Leggi anche: L’Aria che Tira, Antonio Caprarica asfalta i pacifisti: “L’Ucraina dovrebbe arrendersi e alzare le mani?”
Insomma non siamo davanti a un pazzo, o a un malato offuscato dai farmaci: “Lo stato di salute dei grandi leader è sempre un segreto, soprattutto in dittatura quindi non sapremo mai la verità sulla salute di Putin, è anche inutile ragionare su questo argomento" con diagnosi attraverso i video, "diffonderemmo solo fake news" dice Lilin che però qualche osservazione sulle condizioni di Putin la fa. Si è spesso parlato dei piccoli scatti che il presidente russo fa con il copro, nella parte sinistra. I video sono oggetto delle più svariate teorie sul web: "Io Putin l'ho studiato a lungo - spiega lo scrittore - questo movimento di spalla sinistra che fa spesso quando parla non è segno di malattia" ma viene dalla sua esperienza nel judo, assicura lo scrittore: "È uno dei trucchi della scuola di San Pietroburgo, si tratta di un movimento che un judoka fa spesso: finge attaccare a sinistra e invece lo fa a destra". Un riflesso fisico che Putin fa "involontariamente" nei suoi discorsi, soprattutto quando vuole essere "più aggressivo" nell'eloquio e mettere l'interlocutore al tappeto.