Putin fa arrestare capo e vice dei servizi segreti. Il caso dei killer ceceni uccisi a loro volta, purghe tra gli 007
La guerra in Ucraina non va come previsto e in Russia scattano le purghe di Vladimir Putin. A farne le spese sono i vertici dei servizi segreti. Sono agli arresti domiciliari il capo dello spionaggio estero dell'Fsb e il suo vice: Sergej Beseda e Anatolij Bolyukh. Sono i funzionari che dovevano fornire al Cremlino le informazioni sulla situazione interna dell'Ucraina in base alle quali Mosca ha pianificato una guerra lampo senza contare la resistenza ucraina e il ruolo del presidente Volodymyr Zelensky, dato per sicuro fuggiasco e invece diventato un leader carismatico che parla con Joe Biden e l'Europa.
L'accusa per i capi degli 007 di Mosca, riporta il Corriere, è di aver fornito notizie errate e di rubare i soldi destinati ad arruolare agenti. Non solo: anche di tramare nell'Intelligence e organizzare operazioni sovversive. Putin viene descritto come "furioso" per essere stato messo davanti una situazione diversa da quella reale.
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Il piano studiato con il Fsb prevedeva che i guerriglieri ceceni spediti in Ucraina avrebbero assassinato Zelensky, ma sarebbero stati a loro volta eliminati dal controspionaggio ucraino. Una situazione che riflette una guerra interna nell'Intelligence di Mosca. I russi pensavano a una campagna militare di 48 ore che dura ormai da più di dieci giorni. "I servizi informativi russi hanno dato al presidente Putin informazioni non corrispondenti alla realtà sul terreno. In ogni organizzazione al capo piace sentirsi dire di sì, ma quello che è accaduto durante la famosa riunione del Consiglio di sicurezza nazionale in cui venne ridicolizzato il capo dei servizi di intelligence russi Sergei Naryshkin da parte di Putin è indicativo", spiega Vincenzo Camporini, ex capo di Stato Maggiore della Difesa.
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Sia che abbiano riferito quello che Putin voleva sentirsi dire, sia che abbiano riportato informazioni errate per incapacità o fonti sbagliate, la purga ormai è scattata e il presidente russo, già capo del Kgb, sembra non potersi fidare più dei suoi 007.