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DiMartedì, Massimo Cacciari sbotta sull'Ucraina e la Ue: "La Russia è un impero. Se vai a trattare con Putin..."

Giada Oricchio
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L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia anima il dibattito politico: i leader occidentali lavorano al “cessate il fuoco” con il timore che Valdimir Putin dia il via a un’escalation ricorrendo ad armi nucleari o chimiche per piegare la vigorosa resistenza del presidente Zelensky e del popolo ucraino.

Durante la trasmissione “Di Martedì” su LA7, il conduttore Giovanni Floris ha osservato che Salvini, come altri, ha parlato bene del presidente russo e che o c’è stato un errore di superficialità da parte della classe dirigente politica italiana o era sincera ammirazione verso il decisionismo putiniano. Il filosofo Massimo Cacciari ha prontamente replicato: “Anche Berlusconi ne ha parlato bene. Cosa vuol dire? La bellezza del decisionismo la vedono in tanti, c’è l’esaltazione permanente del decisionismo” e ha rincarato la dose invitando a guardare in casa più che fuori: “Più decisionismo di un Parlamento come il nostro che si limita a convertire decreti… ma vuole scherzare? Non stiamo nemmeno a discuterne… E’ chiaro che Putin non è un liberale, democratico come lo potevamo intendere noi una generazione fa più che adesso”.

Ancora una volta Cacciari  ha mostrato insofferenza davanti a discussioni che non esita a definire “’acqua calda” e ha spiegato: “Non è che Putin ha una vocazione imperiale, è la Russia che è un impero nel DNA come la Cina, come gli Stati Uniti. Sono imperi. E se tratti con un impero, devi sapere che è un impero, altrimenti fai a meno di andare a trattare, devi avere una conoscenza precisa di cosa sia la Russia. Che ci siano i bolscevichi o che ci sia lo zar, la Russia prima di tutto è un impero. Nel 1920 l’armata rossa ha conquistato l’Ucraina facendo 6-7 milioni di morti. Prima di ogni cosa c’è la Russia”.

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