mollato dagli 007

"Faremo la fine della Germania di Hitler", fuga di notizie dai servizi segreti di Putin: fino a dove vuole spingersi

La guerra in Ucraina si sta dimostrando un "fallimento totale" paragonabile alla caduta della Germania di Adolf Hitler. L'analisi non è di un politologo occidentale o di qualche think tank americano, ma dei servizi di sicurezza russi. Il report riservato è finito nelle mani del collettivo di giornalismo investigativo Bellingcat e il contenuto è stato pubblicato in un articolo uscito sul Times di Londra. 

 

A confermare che non si tratta di un falso sarebbero due ufficiali dell'Fsb, i servizi segreti interni di Mosca. Ma cosa dice il rapporto degli 007? Innanzitutto che il la Russia di Vladimir Putin "sta agendo intuitivamente” e “in base all'emozione”, e nel complesso Mosca "non ha via d'uscita. Non ci sono opzioni per una possibile vittoria, solo sconfitta".

Secondo il Times, si legge sul quotidiano britannico, "le spie del famigerato apparato di sicurezza russo sono state tenute all'oscuro" da Putin e dalla sua cerchia ristretta sui piani per entrare in guerra in Ucraina, ma ora sono "accusate del fallimento dell'invasione". E così gli ex colleghi di Putin, che era capo del Kgb, stanno facendo uscite documenti riservati sulla stampa estera. 

 

Dal rapporto emerge la volontà di nascondere ai russi la reale portata degli effetti della guerra. Gli agenti dell'Fsb avrebbe ricevuto l'ordine dal Cremlino di preparare un dossier sulle sanzioni occidentali che sminuisse la portata dell'impatto sull'economia russa. Il rapporto solleva dubbi sulla forza di Mosca anche in caso di vittoria, perché "avremmo bisogno di oltre 500.000 persone" per mantenere l'occupazione dell'Ucraina. 

È possibile che la Russia venga trascinata "in un vero conflitto internazionale, proprio come Hitler nel 1939”, scrivono gli 007. Un conflitto mondiale con tutte le conseguenze del caso, per Mosca e per il resto del mondo.

 

Il quotidiano britannico ospita anche le parole di Vladimir Osechkin, un attivista russo per i diritti umani, il quale afferma che il numero di soldati russi morti in Ucraina sia di almeno 10mila unità e non le poche centinaia ammesse dal Cremlino.