Agorà, il generale Tricarico manda tutti nel panico: Nato megafono degli Usa. Putin? Se non cade 15-20 anni di guerra
Sperare in un crollo dell'Ucraina "è utopia" ma "sperare in un collasso della Russia non lo è". Il generale Leonardo Tricarico, ex capo di stato maggiore dell'Aeronautica, analizza lo scenario bellico al tredicesimo giorno di conflitto. In realtà le opzioni sono diverse, si va dalle "tante difficoltà interne e militari che potrebbero promuovere una condizione in cui a Mosca tutto crolla da un momento all'altro", dice il militare ospite di Luisella Costamagna martedì 8 marzo ad Agorà, il programma di Rai 3.
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Sul tavolo c'è "anche un colpo di stato", dice Tricarico rilanciando la tesi del golpe. Ma se il presidente russo Vladimir Putin non viene rovesciato e la Russia non cade militarmente o per le sanzioni economiche, "la guerra può durare all'infinito", almeno "15-20 anni, perché se nessuno dei due contendenti è disposto a cedere" è la previsione da far tremare le vene ai polsi.
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Per il generale lo scenario è diverso da quello dell'Afghanistan, dove l'esercito locale si è liquefatto, ma ci sono alcune analogie con la guerra nei Balcani. "Dopo 78 giorni di bombardamenti ci si è seduti a un tavolo e si è raggiunto un risultato, con una sostanziale autonomia per il Kosovo rispetto alla Serbia svegliata dalle forze della Nato". Uno stesso traguardo potrebbe essere raggiunto in Ucraina per il Donbass.
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Il generale poi riserva parole molto dure sulla posizione dell'Alleanza atlantica sulla crisi ucraina. "La Nato non ho avuto un ruolo positivo in tutto questa vicenda, e ha parlato troppo quando avrebbe dovuto tacere" spiega Tricarico. La condizione di base è che "nessun paese della Nato era implicato nella controversia, Russia e Ucraina sono due paesi totalmente estranei" al patto atlantico. Sullo sfondo la "sensazione che la Nato come sempre nel passato sia il megafono degli Stati Uniti e questo deve finire".