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Anziani picchiati e segregati, blitz nella casa di cura

Botte, minacce, mancate cure, anche la segregazione in stanza dalle 18 fino al mattino successivo: erano alcune delle vessazioni che erano costretti a subire gli anziani ospiti di una casa di riposo sul litorale laziale. I carabinieri del Nas di Roma, coadiuvati dai militari dell’Arma territoriale, hanno eseguito tre ordinanze di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari e due ordinanze di applicazione di misure interdittive, oltre a sette perquisizioni disposte dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Velletri. I provvedimenti scaturiscono da un'attività info-investigativa dei carabinieri Nas supportata da attività tecniche di intercettazione ambientale audio, video e telefoniche che hanno permesso di accertare vari reati a carico dei proprietari e del personale dipendente di una comunità alloggio per anziani di un comune del litorale laziale. L’indagine ha permesso di accertare a carico degli indagati reati di maltrattamenti nei confronti degli anziani ospiti, con sistematiche condotte vessatorie fisiche e verbali e reiterate intimidazioni, strattoni, colpi, insulti, minacce e lancio di oggetti; omissioni nella cura degli ospiti residenti e somministrazione massiccia di farmaci sedativi, senza alcuna necessità e al di fuori di alcun piano terapeutico, per farli dormire durante la notte evitando richieste di assistenza; omesso approvvigionamento di generi alimentari/ beni di prima necessità. Addirittura, spiegano gli inquirenti, il latte veniva "allungato" con acqua al fine di lucrare al massimo sui profitti generati dall’attività; infine, gli investigatori hanno accertato l’assenza di qualsiasi attività ludica o ricreativa per gli anziani i quali erano anche costretti a restare nelle loro camere dalle 18 fino al mattino successivo.

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