Così Mosca guadagna dalla sanzioni, la verità choc dell'imprenditore russo: faranno male all'Europa
La comunità internazionale ha imposto alla Russia pesanti sanzioni dopo l'attacco militare all’Ucraina, con l'obiettivo di fiaccare l'economia di Mosca e di mettere gli oligarchi contro il presidente russo Vladimir Putin. Ma qual è la reale efficacia di queste misure? A fornire una lettura di parte ma da insider è un imprenditore russo che, sotto anonimato, spiega che le sanzioni dell’Occidente per Mosca "sono come la zanzara che becca l’elefante, danno fastidio ma siamo abituati a sopportare".
L'imprenditore, che vive a Roma e si occupa di facilitare le imprese italiane a sbarcare a est, sostiene che "la Russia in quattro giorni ha guadagnato 90 miliardi di dollari per la svalutazione del valore delle società possedute dall’Inghilterra, dall’Italia e da tutto il comparto europeo sul suo territorio. La Russia ha comprato per 30 miliardi di dollari le azioni di tutte le società americane, inglesi e francesi quotate sulla Borsa di Mosca, il cui valore precedente ammontava a 190 miliardi. Per la maggior parte sono azioni di compagnie energetiche comprate per quattro soldi" dice in una intervista al sito di Nicola Porro.
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Insomma, per il russo Mosca sta guadagnando dalle sanzioni internazionali. "Sono crollate le azioni delle principali società italiane, tedesche, inglesi sul nostro territorio" e Mosca ci può speculare. "Prendiamo il caso del gasdotto Nord Stream 2: ufficialmente l’operatore ha dichiarato il fallimento ma l’operatore è tedesco e vanta un credito verso lo Stato russo di 80 miliardi che non torneranno mai indietro. O prendiamo Microsoft Russia, che fattura un miliardo di euro: il valore delle sue azioni è crollato da 180 euro a un euro e la Russia ha acquistato tutte le sue azioni. Microsoft Russia non ha più la maggioranza della propria società. Il suo valore di quasi un miliardo di dollari adesso è stato valutato in 42 milioni. Chi ha acquistato tutte le azioni? La Banca centrale russa" spiega imprenditore.
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Non solo. "La Banca centrale russa, quindi lo Stato, ha incassato 2 trilioni di rubli in contanti, in 4 giorni, dai cittadini. Perché il tasso di interesse, se oggi depositi un milione di rubli in banca, rende il 27% all’anno, garantito dallo Stato", dice l'imprenditore. Ma Mosca alla lunga può andare in default: "Il valore delle azioni della Sberbank (il maggiore gruppo bancario russo) era di 500 milioni di euro - ammette l0anonimo imprenditore - Ma chi sono i proprietari alla Borsa di Londra, i russi o gli stranieri?" è la sua domanda retorica.
sullo sfondo la questione energetica. "Il gas russo che veniva venduto all’Italia, e al resto del mondo, a 400 dollari per mille metri cubi, oggi costa 2500 dollari per mille metri cubi. Il gas liquefatto americano costa 4 mila dollari più il trasporto" è la sua previsione, "l’Europa diventerà più povera, la Russia subirà la botta, però la guerra senz’altro la vincerà. Mentre se l’Europa ne uscirà indebitata, andrà a tutto favore dell’America".
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L'occidente dimentica "che 800 miliardi" russi "sono depositati nelle banche cinesi e Pechino ha ufficialmente dichiarato che non farà nessuna senzione, lo stesso l’India, la Corea del Nord e del Sud, il Brasile, il Cile, il Messico, il Venezuela e vari stati africani. Se i russi devono calcolare 6 miliardi di persone al mondo, quelli che non hanno appoggiato le sanzioni sono 5 miliardi e 400 milioni".
Sulle sanzioni "personali" agli oligarchi la lettura dell'imprenditore è che "i russi hanno tantissimi beni immobili, li puoi sequestrare ma poi che succede? In Inghilterra esistono le leggi: Abramovich prenderà un avvocato perché prima di sanzionarlo devi dimostrare che i suoi guadagni sono illeciti. Altro esempio: oggi è intervenuto questo oligarca, Usmanov, a cui hanno sequestrato in Germania lo yacht da 600 milioni di euro. Lui ha risposto: meno male perché il parcheggio della mia barca costa 200mila euro al giorno. Ma se tu la sequestri, lui non paga più né l’equipaggio né altro per un ammontare di 3 milioni di euro al mese, che pagherà il governo tedesco".