Ripresa del Covid per colpa della guerra in Ucraina. Matteo Bassetti non si arrende: rischio disastro sanitario
Matteo Bassetti non vuole che si spenga la luce dei riflettori sul Covid nonostante il conflitto in Ucraina. «No War-No virus. La situazione ucraina, oltre che disastrosa dal punto di vista sociale e umanitario, rischia di diventarlo anche sul versante sanitario. Il rischio di una ripresa di forza del covid è più che reale. Solo un terzo degli ucraini si è vaccinato e la copertura con tre dosi è anche inferiore. In questo scenario, il virus corre, contagia, muta e uccide. Attenzione a sottovalutare il fenomeno» le parole d’allarme lanciate su Facebook dal direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova.
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«Basta guardare a Hong Kong per capire cosa può avvenire sottovalutando il ruolo dei vaccini con una ripresa di forza del virus - sottolinea l’infettivologo ligure - a Hong Kong è, infatti, record di contagi e di morti legati alla super diffusione di Omicron. Perché sta avvenendo? Il 40% della popolazione è vaccinato e solo il 22% con tre dosi. Stanno correndo ai ripari vaccinando la popolazione, ma è probabilmente troppo tardi. Il virus corre indisturbato». Insomma, conclude Bassetti, «mi auguro che con i profughi ucraini non si commetta lo stesso errore commesso a Hong Kong. Sarebbe fatale e pericoloso per tutta Europa. La guerra, purtroppo, aiuterà il covid a tornare protagonista».
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