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Attacco frontale a Putin, la denuncia della deputata russa: "Ecco tutti i nostri soldati morti"

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Aumentano le voci dissidenti in Russia. E arrivano in Parlamento a Mosca le prime contestazioni alle scelte militari di Putin, con accuse durissime portate da una deputata Lyudmila Narusova che, parlando in Commissione Leggi Costituzionali del Consiglio della Federazione Russa ha rilanciato le ipotesi - già circolate nei giorni scorsi - che al fronte sarebbero stati inviati «militari di leva costretti a firmare» un documento che li trasforma in militari professionisti, giustificando così la loro presenza sul campo di battaglia.

Ma - soprattutto - la Narusova ha riportato voci secondo cui «alla fine da una compagnia di cento soldati ci stati solo quattro sopravvissuti». La parlamentare ha spiegato di avere chiesto al ministero della Difesa di confermare queste informazioni, ma questa istanza «è stata respinta».

L’intervento della deputata - disponibile su YouTube - è stato interrotto da un altro membro della commissione che le ha detto che «tutte le prove le forniscono le autorità inquirenti».

Non è il primo intervento critico della Narusova contro l’invasione dell’Ucraina. Nei giorni scorsi in una intervista televisiva aveva affermato: «Non mi identifico con quei rappresentanti dello stato che si esprimono a favore della guerra. Penso che loro stessi non sappiano cosa facciano: stanno eseguendo gli ordini senza pensare» denunciando che i soldati russi in Ucraina giacevano «senza sepoltura, morsi da cani selvaggi e animali randagi», cadaveri «che in alcuni casi non possono essere identificati per le bruciature».

Il Consiglio della Federazione - che raccoglie deputati in rappresentanza di tutte le repubbliche che compongono la Federazione Russa - ha funzioni più "formali" rispetto alla Duma ma - come competenza esclusiva - può votare la destituzione dall’incarico del Presidente della Federazione Russa.

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