Inquisizione, deriva totalmente illiberale: a Quarta Repubblica scoppia il caos sul direttore della Scala amico di Putin
Valery Gergiev è stato fatto fuori dalla Scala di Milano in quanto ritenuto dal sindaco Beppe Sala troppo vicino a Vladimir Putin. “Non dirigerà la Dama di picche” la notizia sul direttore d’orchestra, che ha deciso di non dissociarsi dalle azioni della Russia in Ucraina. Nella puntata del 28 febbraio di Quarta Repubblica, talk show del lunedì di Rete4 condotto da Nicola Porro, l’argomento è rovente e il primo ad intervenire è Vittorio Sgarbi: “Non appartiene a nessun partito e quando senti Sala che non lo vuole far suonare è inquisizione e fare quello che fa Putin”.
Sala fuori di testa. Chiude La Scala al direttore d'orchestra che viene da Mosca
Poi tocca a Stefano Cappellini, tra i volti più noti di Repubblica: “Gli si sta rimproverando una mancata presa di posizione in un momento storico particolare”. “Non si sta giudicando l’artista” spiega il giornalista. Non è dello stesso avviso Hoara Borselli, che attacca: “Questa è una deriva totalmente illiberale, allora a tutti gli artisti dobbiamo chiedere un certificato di purezza?”.
La Russia è alla canna del gas? “L'Ucraina ha avviato i piani per armamenti nucleari”