Dimartedì, "a nome di chi parli?" Veleni e sospetti, botte da orbi su Putin tra Foa e Damilano
Scontro al fulmicotone tra l'ex presidente della Rai, Marcello Foa, e il direttore de L'Espresso Marco Damilano smente infiamma la guerra in Ucraina. Martedì 1 marzo nel salotto di Giovanni Floris a Dimartedì, su La7, si parla di Russia e di Vladimir Putin. Per Foia l'invasione dell'Ucraina "è un episodio che segna una doppia sconfitta perché in termini strategici chi ricorre all'uso delle armi è il perdente", dice Foa. Per l'ex capo della Rai Putin "hai già perso" ma "ha perso anche l'Occidente perché un tema sensibile come quello dell'Ucraina e i rapporti con la Russia andava gestito in un'ottica di prevenzione e di prospettiva strategica diversa rispetto a quella che è stata scelta negli ultimi anni" dall'Europa e dall'Italia.
Per Foa "non siamo riusciti a impedire una guerra che forse poteva essere evitata, e in questo momento c'è un sentimento di grande smarrimento. Putin non potrà vincere facilmente perché per farlo l'unico modo è bombardare le città tappeto e secondo me questo, se accadesse, sarebbe veramente la sconfitta definitiva di immagine" del presidente russo. Senza contare che "non credo che i russi accetterebbero che loro fratelli ucraini civili possano essere bombardati impunemente", conclude.
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La parola passa a Damilano che dopo un preambolo sulla repressione dei dissidenti in Russia parte con l'affondo a Foa: "Faceva il commentatore per agenzie come Sputnik e Russia Today, diceva frasi tipo: in 18 anni non ho mai dovuto coprire una sola crisi internazionale provocata dal Cremlino. Diceva che le rivolte in Ucraina erano pianificate e guidate dall'Occidente. E oggi in Parlamento vota all'unanimità..." è l'affondo di Damilano secondo cui "il partito di Putin e in questa legislatura, e lo dico anche ad Alessandro Di Battista (presente in studio, ndr) ha avuto per anni la maggioranza. E infatti ha nominato Marcello Foa presidente della RAI proprio perché aveva quel curriculum".
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Dopo l'affondo scatta il botta ee risposta con Foa che ribatte: "Non posso accettare in nessun modo questo tipo di critica, io sono venuto qui per parlare di strategie di problemi della Russia non per essere messa sotto accusa con accuse infamanti". Il giornalista controreplica "A nome di chi parla? Per Sputnik o Russia Today?" E Foa: "Mi ha chiesto interventi anche la Cnn. Sono affermazioni scandalose e vergognose", conclude.