C'è l'obbligo ma le prime dosi non le fa più nessuno. L'ultima speranza del governo è il vaccino Novavax
Non bastano le multe da 100 euro sicure, almeno sulla carta, e neanche la minaccia di restare senza stipendio. Lo zoccolo duro degli over 50 che non vuole il vaccino anti-Covid continua a disertare i centri di somministrazione. I dati sono impietosi.
Negli ultimi sette giorni solo 59 mila italiani si sono presentati in hub e centri vaccinali per la prima dose, riporta La Stampa. Il dato della settimana precedente era di 111.002. Parliamo di un crollo quantificabile con un eloquente -46,8 per cento. Un neo-immunizzato su tre è nella fascia 5-11 anni, categoria che fa registrare un calo del 57,1 per cento. Crollo verticale anche per gli ove 50, ossia coloro che hanno più disincentivi di tutti a non vaccinarsi. Il calo delle prime somministrazioni a persone con più di 50 anni di età è del 44 per cento.
La metamorfosi di Crisanti: per i vaccinati infettarsi è un vantaggio
Togliendo i guariti dal Covid, al 22 febbraio sono circa 4,9 milioni le persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose. Impossibile capire quanti di questi siano no vax "di principio" e quanti siano invece quelli che nutrono timori di vario tipo.
Draghi ci libera a metà: addio all'emergenza ma non al green pass: fino a quando resta
Dopo l'obbligo di super green pass ai lavoratori over 50 e l'obbligo vaccinale per tutta quella fascia d'età il governo di Mario Draghi può sperare nell'ultima carta da giocare per convincere critici e indecisi, ossia il vaccino Novavax recentemente approvato e disponibile dal 27 febbraio. Si tratta di un siero realizzato in modo "tradizionale" e non a tecnologia mRna come Pfizer e Moderna, fumo negli occhi dei no vax.