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"Una nuova Urss", Sallusti e lo scenario da incubo su Putin. Lerner: se è come Hitler facciamogli guerra

Federica Pascale
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"Ci sono delle analogie dei corsi e ricorsi storici che sono inquietanti, nel senso che alla fine non si inventa nulla, la storia è sempre quella.” Lo afferma Alessandro Sallusti, ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo, il talk di approfondimento politico in onda su La 7. Durante la puntata di venerdì 25 febbraio, il direttore di Libero ha commentato ciò che sta accadendo in Ucraina, invasa dalla Russia e attualmente in seria difficoltà.

 

“Nel ‘38 Hitler invase la Cecoslovacchia con la scusa che c'era una minoranza di popolazione tedesca che lui riteneva vessata dal governo cecoslovacco, e l'Europa stette a guardare. Sì, era contraria però alla fine glielo fece fare” ricorda Sallusti, “Come era una scusa quella di Hitler, immagino che probabilmente sia una scusa anche quella di Putin sulle minoranze russe. Da sempre in quella zona convivono etnie diverse, o comunque popolazioni che hanno origini diverse” e sottolinea: “La domanda è se questo è il primo passo per ricostruire un'unione sovietica, un impero”.

 

Altro ospite, in studio al fianco della Gruber, è Gad Lerner: “Mi sembra evidente che se Vladimir Putin fosse il nuovo Hitler, ci sarebbe una sola cosa da fare: la storia ci dice che la prima cosa da fare è armare una guerra militare contro la Russia di Vladimir Putin” decreta senza mezzi termini, ipotizzando dunque una terza guerra mondiale. Evidentemente non putiniano, il giornalista ricorda chi è il Presidente della Federazione Russa: “È al potere da quasi 23 anni, si è presentato al mondo come capo della Russia attraverso la spietata repressione in Cecenia che ha provocato più di 50.000 morti, applaudito da tutti i leader conservatori perché era visto come un baluardo contro l'islam aggressivo. Ha un arsenale nucleare.”

 

Ad ogni modo lo scenario di guerra ipotizzato da Lerner pare non si realizzerà, o almeno non adesso. Infatti, Joe Biden, Presidente degli Stati Uniti d’America, e l’Unione Europea hanno già escluso un intervento armato in Ucraina. “Oggi Zelensky, disperatamente nella condizione in cui si trova, ha chiesto addirittura volontari di persone esperte con le armi che vadano a combattere per difendere la sorte di Kiev” riporta amareggiato Lerner.

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