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Ilaria Capua: è certo che arriveranno altre varianti. Doccia fredda ad Agorà: le mascherine? Presto dovremo rimetterle

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Dalla pandemia abbiamo imparato due cose: che il virus cerca sempre nuovi modi per sopravvivere, e che la stagionalità ha una grande influenza sulla curva. A fare il punto sul Covid mercoledì ad Agorà, il programma condotto da Luisella Costamagna su Rai3, è la virologa Ilaria Capua a capo del centro One Health dell'Università della Florida. 

 

"Partirei dalle buone notizie, gli italiani sono vaccinati a oltre il 90% e questo è un grandissimo successo" spiega l'esperta mercoledì 23 febbraio. "Hanno capito cosa bisogna fare per proteggersi dal covi", ossia "bisogna portare la mascherina dove ci sono persone o luoghi affollati, bisogna evitare contatti ravvicinati con chi non si conosce e rispettare regole igieniche". Ma "ci sono delle persone che fanno fatica diciamo così a rispettare queste regole e queste persone sono diventate paradossalmente la componente fragile", argomenta Capua. Insomma, l'anello debole prima erano quelli che potevano finire in ospedale per patologie, ora sarebbero no vax. 

 

Il fatto è che"questo virus non andrà via e noi dovremmo imparare a conviverci - continua la scienziata - Spero che questo sia chiaro a tutti" dice Capia che però esclude nuove situazioni drammatiche come nel 2020. perché ora "abbiamo gli strumenti", dai vaccini ai monoclonali fino agli antivirali di ultima generazione. 

Ma c'è un ma. "È certo che arriveranno delle altre varianti, perché i virus si modificano. Ma noi saremo sempre più capaci di affrontare queste varianti perché adesso sappiamo cosa dobbiamo fare", spiega la scienziata che auspica che si parli meno di Covid. "Bisognerebbe iniziare a trattarlo come una situazione di convivenza forzata, ma anche abbastanza naturale. Noi conviviamo con tantissimi agenti patogeni". In sintesi, "il virus non andrà via e probabilmente a novembre prossimo bisognerà rimettere le mascherine, ma solo per un po', e bisognerà fare un richiamo di vaccino", in particolare per alcune categorie  di persone. 

 

La stagionalità conti moltissimo, sottolinea ad Agorà. "Siamo alle porte della primavera e dell'estate e a questo punto il green pass forse potrebbe anche servire di meno, ma può essere che verrà introdotto in autunno" dice Capua che ammette: "Non abbiamo la palla di vetro, come facciamo a sapere esattamente cosa succederà in autunno?".

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