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L'Italia dimentica il Covid e riapre ai turisti: basta il green pass, niente più quarantena

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Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza che prevede, a partire dal 1° marzo, per gli arrivi da tutti i Paesi extraeuropei le stesse regole già vigenti per i Paesi Europei. Per l’ingresso sul territorio nazionale sarà sufficiente una delle condizioni del green pass: certificato di vaccinazione, certificato di guarigione o test negativo.

 

 

Inoltre da oggi in poi il green pass, o Certificato Digitale Covid Ue, che attesta la guarigione dalla Covid-19 potrà essere ottenuto anche in base all’esito positivo di un test antigenico rapido, e non sarà più indispensabile fare un tampone molecolare Pcr. Lo ha deciso la Commissione Europea, con un atto delegato approvato oggi. Il test rapido utilizzato per attestare la positività deve essere uno di quelli inclusi nella lista comune Ue dei test e deve essere effettuato da personale qualificato. Il certificato di guarigione entra in vigore dopo un periodo di tempo in seguito al test positivo, a seconda delle norme nazionali: in Belgio, per esempio, è sufficiente avere un test positivo vecchio più di 11 giorni e meno di 180 giorni e non occorre un secondo test negativo. Il regolamento Ue si limita a stabilire che i certificati di guarigione «sono rilasciati non prima di 11 giorni dopo la data in cui l’interessato è risultato per la prima volta positivo a un test».

 

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