appalti e corruzione
Arresti a Sabaudia, per il gip la sindaca Gervasi è un'abile dissimulatrice: "reati per fini politici"
Giada Gervasi, "sfruttando il ruolo di sindaco ha amministrato la res pubblica al solo fine di soddisfare interessi propri o di soggetti a lei legati da rapporti di natura personale o di convenienza politica, a discapito invece dell'interesse pubblico della buona amministrazione". Con queste parole il gip del Tribunale di Latina Giorgia Castriota ha ritenuto sussistenti le esigenze cautelari che hanno portato stamattina agli arresti domiciliari l'attuale sindaco di Sabaudia, accusata di "plurimi episodi di turbativa d'asta, di induzione indebita e di corruzione".
L’attività d'indagine dei carabinieri del comando provinciale di Latina "ha consentito di mettere in luce l’esistenza di un consolidato e produttivo apparato clientelare tra i dipendenti del Comune di Sabaudia e una serie di imprenditori privati. Al vertice di tale sistema criminoso si colloca proprio la sindaca del Comune di Sabaudia Giada Gervasi attorniata da soggetti che ricoprono anch’essi posizioni apicali all’interno della giunta comunale, quali assessori, dirigenti e consiglieri».
La Gervasi "ha svolto il fondamentale ruolo di connettore tra il mondo politico-amministrativo e il settore dei privati", spiega il giudice. "Tant'è vero che pur di perseguire gli obiettivi del suo disegno criminoso, la stessa non ha esitato a far trasferire funzionari reputati non adeguati e di ostacolo al suo agire illecito, esclusivamente perché rispettosi della legge e troppo ligi al dovere pubblico. La Gervasi - si legge nell'ordinanza - ha inoltre nominato responsabile al settore dei Lavori pubblici Sandro Dapit solo perché quest'ultimo sarebbe stato disponibile a realizzare gli intenti criminosi che si era prefissata".
"Gervasi, grazie al ruolo istituzionale di sindaco, si è mostrata un’abile dissimulatrice dei fatti e spregiudicata nel portare a termine i reati per fini politici", spiega il gip. "Nello specifico, fu proprio Gervasi a richiedere al prefetto di Latina la convocazione del comitato provinciale per l’ordine la sicurezza pubblica all’indomani dell’attentato nella sede del Parco Nazionale del Circeo, salvo poi approfittare di tale situazione - scrive il giudice - per influenzare i controlli nei confronti dei titolari delle attività balneari riconducibili ai propri avversari politici. Inoltre, gli indagati hanno cercato finanche di deviare le indagini. In particolare è emerso nel corso dell’indagine il tentativo della sindaca Gervasi di accreditarsi quale confidente dei carabinieri di Sabaudia al fine di depistare eventuali indagini o responsabilità a suo carico e indirizzarle falsamente nei confronti di alcuni capi settori e di un assessore, tanto da dichiarare falsamente di aver chiesto a quest’ultimo le dimissioni".