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Mai minacciato dai no vax, la verità di Crisanti sui social

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«Non sono mai stato minacciato da no vax. Mi è capitato di ricevere qualche messaggio in cui c’erano insulti, qualche email con toni ingiuriosi. Ma niente di particolare». A raccontarlo all’Adnkronos Salute è il virologo Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova. La sua notorietà a livello di grande pubblico è andata crescendo in questi 2 anni di pandemia, da quando era lo scienziato che ha messo sotto la lente uno dei primi focolai Covid, quello di Vò Euganeo, ed evidenziato l’importanza del tracciamento e di avere un sistema efficiente di tamponi, fino ad oggi.

 

 

 

 

Mesi sotto i riflettori, in cui le sue prese di posizione sui temi più caldi hanno alimentato il dibattito. Eppure, nonostante la sua schiettezza, non si è attirato gli strali di negazionisti e anti-vax e non è finito nel mirino come è successo ad altri esperti o, peggio, aggredito come l’infettivologo Matteo Bassetti. «Solo mail di poco conto», da quello che riferisce l’esperto che, in ogni caso, non appare molto interessato ai social e alle loro dinamiche. L’unico episodio da lui ricordato per i commenti ricevuti sul web che lo avevano sorpreso è stato il giorno dopo la sua prima dose di vaccino anti-Covid: «Ho fatto l’iniezione pubblicamente, anche se non mi piaceva la storia delle telecamere, e il video su Youtube è diventato virale - aveva raccontato in quei giorni di gennaio 2020 - Ma per alcuni neanche questo basta. C’è chi ha scritto che l’ago era parzialmente coperto mentre l’operatrice lo infilava nel mio braccio».

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