ventio di guerra
Umberto Galimberti ricorda le bombe di D'Alema e a in Onda sbiancano. Sinistra colpita e affondata
"Una volta venni invitato a un convegno a Sarajevo, e mi chiesero: che giudizio ha di Massimo D'Alema? Dissi, non positivo. Solo allora mi fecero: adesso può parlare". Il professor Umberto Galimberti domenica 20 febbraio interviene a In Onda, il programma condotto da Concita De Gregorio e David Parenzo su La7. Sul tavolo naturalmente la crisi dell'Ucraina e la possibilità che la Russia di Vladimir Putin possa scatenare una guerra in Europa.
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Il filosofo esordisce con un attacco alla sinistra e al pacifismo a targhe alterne. Il riferimento dell'episodio di Sarajevo è naturalmente alla guerra dei Balcani e all'intervento italiano deciso dall'allora premier Massimo D'Alema che nel luglio del 1999 diede il via ai bombardamenti italiani. Una iniziativa "non giustificata. L'attacco serviva solo a ingraziarsi gli Stati Uniti" attacca Galimberti che ricorda anche come Romano Prodi, a quel tempo, fosse contrario all'impresa militare che ancora oggi pesa sulla sinistra italiana.
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La sparata sulla sinistra guerrafondaia ma solo quando ha interesse ovviamente non scalda i conduttori, che passano avanti. "La realtà è che siamo diventato totalmente indifferenti a quello che accade fuori dalla nostra sfera e dai nostri interessi", attacca il filosofo.