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Pechino 2022, il dramma dello sciatore finlandese: "Mi si è congelato il pene". Remi Lindholm soccorso al traguardo

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Una gara estrema quella dello sci di fondo alle Olimpiadi di Pechino svolta sabato 19 febbraio, caratterizzata da una temperatura choc di meno venti gradi e raffiche di vento gelido che hanno messo a dura prova gli sciatori. A riportare le conseguenze peggiori è stato l’atleta finalendese Remi Lindholm che durante la gara di 30 chilometri, durata circa un'ora e un quarto, ha riportato il congelamento del pene.

 

"Potete immaginare quale parte del mio corpo era un po' congelata quando ho finito... È stata una delle peggiori competizioni a cui abbia mai partecipato. L'obiettivo era solo quello di lottare", ha detto Remi Lindholm ai media finlandesi, secondo quanto riporta la Reuters. 

 

Il finlandese ha chiuso in ventottesima posizione, con un ritardo di oltre quattro minuti rispetto al vincitore Alexander Bolshunov. Dopo la gara è stato aiutato dai collaboratori della sua squadra olimpica e ha fatto impacchi caldi proprio lì dove aveva subito la morsa del freddo. "Lo sentivo congelato e il dolore era abbastanza insopportabile" ha detto ai giornalisti sbigottiti dal curioso congelamento. Fortunatamente dopo un quarto d'ora di frizioni e riscaldamento il dolore intenso è passato lasciando spazio a indolenzimento e un dolore più "pulsante".

 

Un caso isolato? Pare di no, perché la strana e dolorosa disavventura sarebbe già capitata all'atleta della mass start. Sempre secondo Reuters il pene del finlandese avrebbe subito la stesso tipo di congelamento un anno fa sulle piste della natia Finlandia, ai Mondiali di sci di fondo a Ruka. 

 

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