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Dal Cts escono allo scoperto: il super green pass deve restare. Anche dopo lo stato d'emergenza...

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Ormai è chiaro, la fine dello stato d'emergenza non sancirà un'apertura automatica del Paese, a differenza di quanto auspicato da molti. Insomma, il governo e il Cts non appaiono orientati a far cadere molte delle misure che grazie all'emergenza sono state attuate comprimendo le libertà di molti cittadini per comntrastare la pandemia di Covid che ha messo in ginocchio l'Italia e buona parete del mondo negli ultimi due anni.

 

Il 31 marzo con tutta probabilità lo stato d'emergenza non sarà prorogato ma obbligo vaccinale e di green pass dovrebbero continuare a vivere, magari con qualche modifica. A confermare l'orientamento del comitato tecnico-scientifico che supporta l'esecutivo di Mario Draghi nella gestione delle misure contro il Covid è Sergio Abrignani. L'immunologo dell’Università Statale di Milano e componente del Cts in un’intervista al Corriere della Sera detta la linea, che continua a essere quella giù vista: "Procedere lungo un percorso di riaperture graduali è giusto grazie ai numeri che testimoniano la rapida discesa dell’epidemia. Pensare di rinunciare anche al green pass è prematuro. Se e quando sarà opportuno abolirne l’obbligo lo scopriremo solo vivendo" dice l'esperto con una citazione da musica leggera.

 

"L'imprevedibilità" del virus "conosciuta in questi due anni è tale da rendere azzardata ogni previsione. Se la certificazione verde non dovesse più rivelarsi necessaria lo diranno i dati delle prossime settimane" dice Abrignani. Il dato positivo è che l'immunologo tende ad escludere l’arrivo di una variante più ostica di Omicron: "Mi sembra improbabile che il Sars-CoV-2 si ripresenti con un ceppo ancora più diffusivo e capace di sfuggire al vaccino. È improbabile ma non impossibile. Non spaventiamoci".

 

Tornando alle misure, la guerra ai no vax deve continuare. "Il super green pass a mio giudizio è stato molto importante, non sono d’accordo con chi sostiene che abbia svolto un ruolo marginale nel contenimento dell’epidemia. Più o meno tutti i Paesi lo hanno adottato. Noi lo stiamo mantenendo ed è giusto aspettare ancora prima di dismetterlo. Non sono convinto che sia bene toglierlo di mezzo adesso. La pandemiac’è ancora, non ne siamo fuori. Ci arriveremo", afferma Abrignani.

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