retroscena
"Senza pa**e!" Il comunista Marco Rizzo massacra i partiti e smaschera Draghi: cosa c'è dietro la sfuriata
I partiti “non hanno le pa**e”, altrimenti contesterebbero Mario Draghi e il suo governo, che spesso dimentica l’esistenza del Parlamento. Questa la posizione di Marco Rizzo, ospite della puntata di venerdì 18 febbraio di Stasera Italia, il talk show politico condotta Barbara Palombelli su Rete 4. “Questo governo non guarda la realtà – afferma il segretario del Partito comunista - C’è una realtà vera delle bollette raddoppiate e triplicate nelle famiglie, ma anche nelle piccole e piccolissime imprese che probabilmente dovranno chiudere, e poi c’è un governo che butta, su questa vicenda, otto miliardi. Sembrano tanti, ma questo governo ha appena dato sette miliardi di spese per la Nato”.
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L'esponente comunista non si risparmia e attacca senza pietà il Presidente del Consiglio in carica: “Facciamo governare Draghi, che evidentemente voleva scappare al Quirinale. È furibondo perché non è riuscito ad andare al Quirinale, e scarica su questi partiti che non contano nulla. La politica oggi in Italia, dal punto di vista istituzionale, aldilà dei singoli soggetti, conta pari a zero”.
E punta il dito contro una classe dirigente che, a suo parere, non ha a cuore le difficoltà degli italiani ma pensa soltanto alla poltrona: “Non ce n’è uno che abbia il coraggio, perché a partire dai Cinque Stelle son tutti lì che aspettano soltanto di arrivare al 2023. Avendo dei deputati che guardano al 2023, francamente, significa che la politica non esiste. Pensano solo agli affari loro e non al bene del Paese”.
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“La nostra Repubblica è fondata sul lavoro” sottolinea Rizzo, che non condivide la scelta di utilizzare il green pass né tanto meno di imporre l’obbligo vaccinale ai lavoratori over 50. Definisce questa pratica una “discriminazione politica” ed evidenzia la grande assenza dei sindacati. “Io sono vaccinato, ma ho tanti amici vaccinati che hanno contagiato con la terza dose. Tutti quelli che hanno il vaccino non ti tutelano dall’infezione” ricorda, ma la Palombelli lo interrompe più volte per sottolineare che i vaccini permettono di sviluppare una malattia meno aggressiva anche se, in ogni caso, la variante in circolo oggi, Omicron, è di per sé meno aggressiva.