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Gli sprechi ai tempi del Covid: buttati 55 milioni di vaccini scaduti. La denuncia di Emergency

Luigi Frasca
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Entro fine mese l'Unione europea dovrà buttare 55 milioni di dosi di vaccini anti-Covid in scadenza, quantità di gran lunga superiore ai 30 milioni di dosi donate all'Africa dall'inizio dell'anno. A denunciare una situazione paradossale sono Oxfam ed Emergency, che alla vigilia del summit Ue-Unione africana a Bruxelles lanciano un accorato appello ad una maggiore generosità dell'Europa verso il continente africano e ad un accordo sulla sospensione dei brevetti dei vaccini per consentire una produzione locale. Le due Ong chiamano in causa anche il governo italiano, chiedendogli di assumere finalmente una posizione chiara sui brevetti. L'Ue è il maggior esportatore di vaccini al mondo, ma finora solo l'8% delle dosi esportate è andato all'Africa, dove l'11% della popolazione ha ricevuto le prime due dosi mentre, secondo stime concordanti, sul continente almeno 250 mila persone sono morte a causa del virus dall'inizio dell'anno, quasi 7 mila al giorno. Per giunta BioNTech, l'azienda tedesca partner di Pfizer ha venduto solo l'1% del suo export ai Paesi africani. «Nonostante la retorica di una relazione speciale con l'Africa, l'Unione europea ha dato la priorità alla vendita di dosi prodotte in Europa ai Paesi ricchi, in grado di pagare prezzi esorbitanti, facendo prevalere unicamente la logica del profitto delle case farmaceutiche» hanno dichiarato Sara Albiani, policy advisor per la salute globale di Oxfam Italia e Rossella Miccio, presidente di Emergency.

 

 

Nei fatti è l'Unione europea, sotto la spinta della Germania, ad opporsi con maggiore forza alla proposta di sospensione dei diritti di proprietà intellettuale sui vaccini Covid, avanzata da India e Sudafrica all'Organizzazione mondiale del commercio, con il sostegno dell'Unione africana e di oltre 100 Paesi. «Un passo che, se accompagnato dalla condivisione di tecnologie e know how, consentirebbe la libera produzione di vaccini, test e cure, bloccando lo sviluppo di nuove varianti del virus» hanno sottolineato Albiani e Miccio. Il Summit Ue-Ua di oggi e domani a Bruxelles rischia però di concludersi con un nulla di fatto per gli impegni presi a voce ma finora mai attuati a cominciare dal presidente francese Emmanuel Macron, che assume il semestre di presidenza del Consiglio europeo - e la spaccatura sempre più marcata tra leader europei e africani.

 

 

Di fronte al rischio di un nuovo fallimento in merito alla sospensione dei brevetti sui vaccini a livello europeo, Oxfam ed Emergency chiamano in causa il governo italiano, fin qui assente dal dibattito, schiacciandosi sulle posizioni della Commissione europea e della Germania, nonostante le ripetute richieste del Parlamento all'esecutivo di farsi il promotore di tale sospensione all'interno delle istituzioni Ue. Le Ong lanciano anche un duro «J'accuse» alla Presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, per le sue «vane promesse di rendere il vaccino un bene pubblico globale» e la «responsabilità dell'attuale enorme carenza in tutto il continente africano». Numeri alla mano, l'accaparramento di vaccini nell'Ue ha portato il numero di cittadini europei con booster superiore di un terzo rispetto a quello delle persone che in Africa hanno ricevuto due dosi.

 

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