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Bollettino Covid: in calo contagi e morti, si riduce la pressione sugli ospedali ma aumenta il tasso di positività

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Calano i nuovi casi di contagio e i decessi, in Italia, nelle ultime 24 ore: sono 59.749 i positivi al covid e 278 i decessi registrati. Il bollettino del ministero della Salute conferma anche la riduzione della pressione sugli ospedali. Nelle terapie intensive sono 46 in meno i posti letto occupati per un totale di 1.073 ricoverati in area critica. Numeri ancora più incisivi, in termini di riduzione, per i reparti ordinari: sono, infatti 475 i pazienti in meno, rispetto al giorno precedente, ricoverati con sintomi in area non critica. In totale sono 15.127 i pazienti nei reparti ordinari. Con poco più di mezzo milione di tamponi processati, cala anche l'indice di positività che si attesta a 10,8%, con un aumento dello 0,6% rispetto alle 24 ore precedenti.

Stando al monitoraggio di Agenas, l'occupazione delle terapie intensive, a livello nazionale è stabile al 12%, ma in calo di 13 regioni. Numeri stabili anche in area medica, stando sempre ai dati Agenas: sono al 24% in Italia, ma in calo in 12 regioni.

La riduzione della pressione sugli ospedali trova conferma anche nel monitoraggio settimanale della Fiaso, attraverso la rete degli ospedali 'sentinella' dislocati in tutta Italia. Rispetto a una settimana fa, le terapie intensive hanno registrato un calo del 26%.

Più in generale, la curva dei ricoveri comincia a scendere rapidamente: in una settimana il numero il numero dei pazienti Covid ricoverati è diminuito del 17%. Nei reparti ordinari la diminuzione dei pazienti, rispetto all'8 febbraio, si attesta al 16%.

La riduzione dei pazienti procede a ritmi differenti in base alle aree geografiche. Negli ospedali del Nord il calo dei ricoveri, sia nei reparti ordinari sia nelle rianimazioni, è stato del 29%. Nelle strutture del Centro le ospedalizzazioni sono scese dell'11% mentre nel Sud e nelle isole i pazienti si sono ridotti dell'8%.

Scendono, invece, più lentamente, i ricoveri dei piccoli, nei 4 ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali sentinella che aderiscono alla rete Fiaso. La percentuale di ospedalizzazioni si è ridotta in una settimana dello 0,9%. Il 69% ha tra 0 e 4 anni, il 14% tra 5 e 11 anni, il 17% tra 12 e 18 anni. In particolare i neonati, da 0 a 6 mesi, costituiscono il 27% del totale e tra di loro solo il 45% ha entrambi i genitori vaccinati. Permane una significativa percentuale di casi, il 21%, di neonati ricoverati in cui entrambi i genitori non sono vaccinati. Nei casi rimanenti, il 34% ha solo il padre vaccinato.

E parlando di copertura vaccinale e pazienti, Fiaso evidenzia come il 72% dei pazienti che finiscono in ospedale non hanno affatto una copertura vaccinale o non ce l'hanno completa perché sono stati vaccinati da oltre 4 mesi e non hanno fatto la dose booster. Nei reparti ordinari i ricoverati 'per covid', ovvero coloro che hanno sviluppato sindromi respiratorie e polmonari, costituiscono il 60% e si tratta per lo più di anziani affetti da altre gravi patologie. La percentuale di pazienti 'con covid', invece, è pari al 40%: si trovano in ospedale per patologie internistiche o per essere sottoposti, pur da positivi al virus, a un intervento chirurgico. In rianimazione, invece, il 23% è ricoverato 'con covid'.

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