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Anche i virologi dicono basta al green pass. Il presidente della Società italiana di virologia: non serve più

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«Abbiamo messo in sicurezza i fragili e gli anziani» con la campagna di vaccinazione anti-Covid, «abbiamo messo l’obbligo vaccinale per gli over 50. Il green pass», se portato avanti anche oltre il 31 marzo quando scadrà lo stato d’emergenza, «sembra un’implicita incapacità dello Stato a far rispettare le proprie leggi. Non sono d’accordo» con la proposta di mantenerlo per tutto il 2022, avanzata per esempio dal consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, Walter Ricciardi. Lo dichiara all’Adnkronos Salute Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv). «Io credo che il green pass sia stato inteso come giusta misura per tutelare le persone durante il picco pandemico, in attesa di metterle in sicurezza, in primis con le vaccinazioni», spiega l’esperto, ordinario di microbiologia e microbiologia clinica all’università di Brescia e direttore del Laboratorio di microbiologia dell’Asst Spedali Civili. Ora abbiamo raggiunto una larga maggioranza di over 12 immunizzati, e soprattutto «abbiamo fatto un decreto che rende legge l’obbligo vaccinale per gli over 50. A questo punto, più di questo, che cosa si può fare se non far valere quest’obbligo?», chiede Caruso. 

 

 

«Sembra quasi che il green pass debba rimanere - ragiona il numero uno dei virologi italiani - perché siano gli operatori turistici o gli esercenti delle attività economiche a controllare, vietando di comprare un capo di abbigliamento o di mangiare una pizza a chi non ha seguito le regole. Sono circa 1,4 milioni gli italiani che, nonostante abbiano più di 50 anni, non hanno ancora fatto il vaccino» contro Covid-19. «Lo dobbiamo certificare attraverso il divieto di far entrare una persona in un negozio, oppure è lo Stato che si deve far carico del rispetto delle proprie leggi? Se il green pass» rimane per ‘demandare’ questa responsabilità, «allora sembrerebbe un’incapacità implicita dello Stato a far rispettare le proprie leggi. Stiamo andando incontro a un crollo delle infezioni» da Sars-CoV-2, «con l’estate sicuramente. Cosa vogliamo fare?», chiosa Caruso: «Vogliamo chiudere il nostro Paese, un Paese che vive di turismo, proprio nel momento in cui bisogna ripartire?».

 

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