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Ucraina, l'attacco russo "sarà mercoledì 16 febbraio"? Il giallo della data, ecco cosa ha detto Zelensky

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Accelerazione nella crisi, c'è una data per l'inizio delle ostilità in Ucraina? Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky, secondo quanto riporta la Cnn in una breaking news, "è stato informato che l’attacco russo scatterebbe mercoledì 16 febbraio". Insomma, in 48 ore è prevista l'invasione del Paese anche se non è chiaro da chi sia stato informato il capo di stato ucraino, se da parte degli Stati Uniti e o da altre fonti. 

 

La notizia, però, appare legata alle parole, pronunciate poco prima della breaking news del network americano, dallo stesso presidente ucraino. "Ci è stato detto che il 16 febbraio sarà il giorno dell’attacco. Noi lo dichiariamo, dunque, Giorno dell’Unità", aveva affermato Zelensky in un video rivolto ai suoi concittadini. "Ho già firmato il decreto, quel giorno innalzeremo la bandiera nazionale e dimostreremo la nostra unità al mondo". Insomma, il riferimento sembra ai report americani, da qui la decisione di indire una festa nazionale.  "Stanno cercando di spaventarci citando ancora una volta una data per l’avvio di un’azione militare...non è la prima volta. Ma il nostro stato oggi è più forte che mai. Combattiamo per la pace e vogliamo risolvere tutte le questioni esclusivamente attraverso i negoziati" ha detto in un video postato su Facebook nel quale non cita la fonte dell’informazione sul giorno in cui avverrebbe l’attacco.

 

Zelensky inoltre ha chiesto ai 23 deputati che si trovano all’estero, quasi tutti filorussi, di tornare in patria entro 24 ore. "Voglio concentrarmi sulla gestione del paese. Chi oggi è fuori, i deputati di certi partiti che non nomino, personalmente gli chiedo di tornare entro 24 ore. È un momento difficile, un momento per l’unità dello Stato. Credo debbano tornare. Altrimenti trarremo gravi conclusioni". 

 

Intanto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, è tornato a invitare "tutti gli americani ancora in Ucraina a lasciare il Paese immediatamente". C'è stata "un'accelerazione drammatica" nel dispiegamento di forze russe al confine con l'Ucraina, ha detto l'esponente di Washington. 

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