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Quarta repubblica, Capezzone è una furia: "Fate schifo, che ca**o di Paese siamo diventati". Terrore sul green pass

Federica Pascale
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“Ma che ca**o di Paese siamo diventati? Per voi sembra che tutto diventi normale, ma non è così!” Daniele Capezzone perde la pazienza in studio da Nicola Porro, alla conduzione di Quarta Repubblica, il talk show politico in onda su Rete4. Durante la puntata di lunedì 14 febbraio, il giornalista de La Verità si è espresso ancora una volta negativamente sulle misure sanitarie adottate dal governo per affrontare la pandemia.

 

Nel programma va in onda la drammatica testimonianza di un uomo al quale sono state negate in ospedale informazioni sul padre ricoverato, poi morto. I sanitari, è la denuncia dell'uomo, non gli hanno neanche detto come è scomparso. Fate schifo, facciamo schifo. Quell'uomo che è morto avrà pensato che è stato abbandonato dalla famiglia e come è morto? Facciamo schifo!" attacca Capezzone che richiama in studio anche il tragico evento avvenuto nel parcheggio di un ospedale, dove una giovane donna ha perso il figlio ancora in grembo non avendo ricevuto cure immediate poiché sprovvista di green pass. “È troppo comodo dire c’è stato un errore in quell’ospedale – denuncia - È stato creato un clima violento, disumano, cattivo, schifoso”.

 

Mertedì 15 febbraio scatta l’obbligo vaccinale per tutti i lavoratori dai 50 anni in su, e su questo tema scoppia una querelle con un altro ospite in studio, il giornalista del Corriere della Sera Tommaso Labate. “Questa sera le terapie intensive sono al 12%, non c’è nessun problema sanitario – afferma Capezzone - Per quale ragione domani mattina un milione di italiani non potranno andare a guadagnarsi il pane? Perché?” A domanda risponde Labate: “Perché non fanno il vaccino!” sghignazza.

 

Da qui in poi i toni si alzano con un Capezzone che urla: “Non c’è niente da ridere! Non avete detto niente!” Infine, una proposta “riformista”, così definita dallo stesso Capezzone: “A me queste norme fanno schifo. Se avete dignità e se abbiamo dignità, ci volete dare almeno, presidente Draghi e ministro Speranza, dei parametri oggettivi? Sceglieteli voi! Terapia intensive, contagi, i gol dell’Inter, quello che vi pare. Parametri oggettivi in base ai quali questa roba sparisce! Non possiamo stare in un Paese dove, come diceva Giucas Casella alla signora, vige il “quando lo dico io!”

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