di nuovo nel mirino
"Lo Stato non mi difende", Bassetti punta il dito dopo le minacce no vax: da Roma neanche una telefonata
Insulti, minacce, uno stalking messo in atto con chiamate ininterrotte per tutta la notte. Matteo Bassetti è tornato nel mirino delle frange no vax più estreme. "Come già successo in passato qualche simpaticone ha messo il mio numero di cellulare su qualche chat di Telegram" e si è scatenato l'inforno, "da ieri alle 19 a oggi sto continuando a ricevere telefonate di insulti e minacce varie", ha raccontato il primario di malattie infettive al San Martino di Genova lunedì 14 febbraio, ospite di Tagadà su La7.
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Bassetti spiega di aver già attivato il suo avvocato per denunciare tutto alla procura, "ma anche la magistratura dovrebbe avere dei tempi commisurati a quelli del virus". "Non si può pensare che otto mesi fa ho presentato la prima denuncia e a oggi non ho visto neanche un processo iniziare" accusa l'infettivologo.
Il professore dice che "come altri medici ho agito da uomo di Stato, sostenendo il vaccino, e da uomo di Stato pretendo di essere difeso. Non basta il lavoro eccezionale della Digos e della polizia ma ci vorrebbe un intervento forte che faccia capire a queste persone che sta oltrepassando un limite". Bassetti ha denunciato in diverse occasioni insulti e minacce, fino a un tentativo di aggressione fisica in strada. "Parliamo di minacce aggravate e stalking, io già vivo sotto tutela da parte della polizia e non mi sono mai risparmiato", rivendica il primario del San Martino di Genova. "Ho fatto tutto per sostenere la campagna vaccinale, ma adesso è ora che i medici vengano difesi perché finora" lo Stato non l'ha fatto.
I tempi della giustizia in Italia, si sa, sono tutt'altro che rapidi e i ritardi non riguardano solo le minacce ai medici, naturalmente. Ma un altro conto è la solidarietà. La conduttrice Tiziana Panella chiede a Bassetti: "Ma tra i politici e le istituzioni qualcuno le è stato vicino? Il ministro della Salute l'ha chiamata?". "Solo dalle istituzioni regionali, da Roma non ho mai ricevuto una telefonata o alcun tipo di solidarietà - rivela Bassetti - Avrei bisogno solo che la legge mi tuteli, mi auguro che succeda presto perché se arriva qualche condanna sono convinto" che gli altri smetteranno presto.