pressioni dopo la scoperta
Le bugie dei politici europei su Omicron. La denuncia della scienziata: “Costretta a dire che era grave”
La variante Omicron ha ormai soppiantato la Delta in tutta Europa e, nonostante una contagiosità più che elevata, la sua letalità è notevolmente ridotta rispetto alla mutazione precedente del coronavirus, una caratteristica che fa vedere la luca in fondo al tunnel pandemia. Ma arriva una pesante denuncia nei confronti dei poteri forti europei direttamente dal Sudafrica, uno dei paesi dove sono arrivati per primi a sequenziare Omicron. A parlare è Angelique Coetzee, scienziata sudafricana autrice della scoperta della variante, che ha parlato a Welt e Daily Telegraph, usando parole particolarmente scottanti: “Mi fu chiesto di non dichiarare pubblicamente che si trattasse di una malattia lieve e di dire che eravamo di fronte a una malattia grave”.
“Io - sottolinea la Coetzee - ho rifiutato, perché dal quadro clinico non vi erano indicazioni che si trattasse di una malattia molto grave. Il decorso è per lo più mite. Non sto dicendo che si non ammalerà nessuno. Ma la definizione di malattia lieve da Covid-19 è chiara. Sono stata criticata dai Paesi europei ma non solo. Quello che ho detto a un certo punto, perché ero solo stanca, è stato: in Sud Africa questa è una malattia lieve, ma in Europa è molto grave. Era ciò che i politici dell’Ue - la pesantissima accusa - volevano sentire”.