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Finalmente sulle foibe anche dalla sinistra arrivano parole riconciliazione nazionale

Francesco Storace
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Era cominciata peggio. La Giornata dedicata ai martiri delle foibe ha invece offerto - aldilà di singoli episodi - un panorama politico pacificato. Almeno nella sua rappresentanza ufficiale. Non tutti sono faziosi come il rettore dell'università per stranieri di Siena, Montanari. La ricorrenza di un massacro nazionale ha trovato parole di ricordo sincero in molti esponenti politici. Certo, quella memoria resta sempre viva in chi, assieme a Roberto Menia, porta con sé la bandiera di quella legge che nel 2004 rese onori formali alla tragedia. Silvio Berlusconi come Giorgia Meloni e Matteo Salvini si sono ritrovati nella commemorazione degli italiani assassinati per ordine del maresciallo slavo Tito. Ma la notizia viene anche da chi stavolta, da sinistra, non è voluto mancare ad un atto di memoria condivisa. A partire da Enrico Letta, segretario del Pd, che ha vergato una frase su twitter che ha spiazzato molti estremisti: «Oggi il Paese tutto si unisca in una partecipazione corale alla giornata del ricordo». Questa semplice espressione è stata sufficiente, però, per beccarsi una valanga di insulti da chi non gradisce la riconciliazione attorno ad una storia comune. Al punto da ricevere la solidarietà della Meloni per gli attacchi che gli sono stati mossi.

 

 

Anche altri importanti esponenti della sinistra non hanno voluto far mancare la loro partecipazione. Nicola Zingaretti, presidente del Lazio, anche se non si può certo dire che per lui sia la prima volta. Ogni anno il governatore non manca di essere presente con civiltà alla Giornata del Ricordo: «Oggi, 10 febbraio, è il Giorno del Ricordo. Non dobbiamo dimenticare le Foibe, la tragedia degli istriani, dei fiumani, dei dalmati e di tutti coloro che vennero perseguitati e uccisi». Sempre a Roma, il sindaco Roberto Gualtieri ha deposto una corona all'Altare della Patria. Gualtieri, accompagnato da Donatella Schurzel, vicepresidente nazionale dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, durante la cerimonia ha reso omaggio ai familiari e ai rappresentanti delle associazioni delle vittime, tra i quali Marino Micich della Società di studi fiumani. Presenti anche rappresentanti istituzionali, tra i quali il consigliere di Fratelli d'Italia in Campidoglio, Andrea De Priamo.

 

 

In generale c'è stata anche una forte solidarietà al Tg2 per il grave episodio denunciato dal direttore Gennaro Sangiuliano. In risposta al post sull'account Twitter del Tg2 che annunciava lo Speciale sulle Foibe, accanto ad altri commenti offensivi è stato addirittura postato uno sgradevole video nel quale si intravede una persona che urina verso una cavità carsica che sembra essere una Foiba. Per Sangiuliano - e per i tantissimi che hanno manifestato solidarietà a lui e alla sua testata - «si tratta di un gesto volgare che offende non solo il nostro lavoro ma soprattutto la memoria di questa immane tragedia nazionale».

 

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