dopo l'eruzione
Il pistacchio di Bronte diventa nero per la cenere dell'Etna: il Comune chiede lo stato di calamità
Il nuovo parossismo dell’Etna non ha risparmiato Bronte, la "città del pistacchio" che oggi è diventata nera. Durante la notte una spessa coltre di cenere vulcanica ha ricoperto i tetti e le strade della città. Il Comune ha chiesto lo stato di calamità a causa dell’emergenza cenere causata dalle eruzioni. Anche Coldiretti parla di «una vera e propria calamità quotidiana che le aziende agricole devono affrontare con l’impiego massiccio di manodopera: per la pulizia di strutture e coltivazioni servono tempo, acqua e quindi con costi insostenibili».
E il sindaco Pino Firrarello ha firmato un’ordinanza per «limitare i pericoli alla circolazione» che istituisce «il divieto di circolazione di motoveicoli, ciclomotori e, comunque, di tutti i veicoli a due ruote nel centro abitato e su tutte le strade di proprietà del Comune fino alla cessazione dei pericoli costituiti dalla presenza di cenere vulcanica sulla sede stradale»; inoltre limita nel centro abitato e sulle strade di proprietà del Comune la velocità dei veicoli a 30 chilometri l’ora.