Vaccino ed eventi avversi, "eccesso di miocarditi nei giovani maschi". Cosa spunta dal rapporto dell'Aifa
Dalla pubblicazione del Rapporto annuale sulla sicurezza dei vaccini anti-COVID-19 dell'Aifa, l'agenzia del farmaco italiana, emergono anche indicazioni sugli eventi avversi e sugli effetti collaterali. L'attenzione di tutti è rivolta a bambini e ragazzi, da quando è stata estesa la campagna vaccinale per le fasce di età superiori ai 5 anni di età.
Pertanto il focus più atteso, visti anche i precedenti, è quello legato alle miocarditi. La maggior parte degli eventi avversi riguarda sintomi lievi o comunque poco pericolosi, come febbre, cefalea e vomito. Ma non solo. "A pagina 95 e 96 del rapporto Aifa si legge che lo studio, condotto su un'ampia popolazione di vaccinati, «conferma l'eccesso di rischio di miocardite e pericardite associato ai vaccini a mRna, in particolare nei maschi giovani e dopo la vaccinazione con Spikevax, soprattutto dopo la seconda dose»", scrive Maurizio Belpietro sulla Verità.
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Per Belpietro "nella sostanza sono confermate le segnalazioni raccolte nei mesi scorsi, che rilevavano un aumento straordinario dei casi di infiammazione del pericardio e del miocardio, soprattutto in persone giovani e di sesso maschile, non di rado tra ragazzi fino a prima della vaccinazione in perfetta salute e anzi a volte tra atleti". Il rapporto sarebbe però limitato alle segnalazioni inviate agli enti di controllo fino a dicembre, prima dell'accelerazione della campagna vaccinale nei più piccoli "per i quali non esistono analisi pregresse che consentano di escludere effetti come quelli rilevati nei «maschi giovani»". In ogni caso sembra confermato che i giovani che hanno ricevuto sieri a mRna sono più esposti a reazioni serie anche se rilevazioni, però, si fermano a dicembre.
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In generale, le segnalazioni classificate come gravi per le quali si sospetta una correlazione diretta con il vaccino, anche se non del tutto dimostrata, per tutte le fasce di età sono 19.000 e i decessi accertati come correlabili al vaccino sono 22. Ma molto numerosi sono le segnalazioni di morti non accertate come correlate al vaccino. Nel computo finale risultano "178 casi esclusi dall'algoritmo, l'Aifa è in attesa di ulteriori informazioni per valutare la correlazioni".
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Tornando alle miocarditi nella popolazione pediatrica, Annamaria Staiano, presidente della Società italiana di pediatra (Sip), ha affermato all'Adnkronos Salute che "il rischio di sviluppare una miocardite è di gran lunga superiore con l’infezione" da Sars-CoV-2 "rispetto alla vaccinazione". Il rapporto dell’Aifa, secondo la pediatra,"conferma il rischio molto basso di miocarditi" post vaccino soprattutto "nella fascia d’età sotto gli 11 anni" mentre "il rischio indotto dalle infezioni da Sars-CoV-2" sia "più alto".