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Sigfrido Ranucci, bomba del Riformista: "Trattava per comprare filmati compromettenti su un politico del nord"

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Novità sul caso legato a Sigfrido Ranucci, il giornalista Rai che conduce Report, e lo scambio avuto con il parlamentare di Forza Italia e membro della commissione di vigilanza Rai, Andrea Ruggieri. A sollevare un nuovo polverone e denunciare una sorta di "sistema Report" è il Riformista. 

Il sito del quotidiano diretto da Piero Sansonetti spiega di essere entrato in possesso "di documenti che riguardano il modo nel quale viene realizzato il programma di Rai Tre", si legge nell'articolo. In sintesi Ranucci avrebbe offerto dei soldi ad alcuni free lance che gli proponevano dei filmati "per demolire la reputazione di un politico del Nord Italia".

 

"Dossier" e "fango" che verrebbero ripagati in modo dubbio. "Non solo offriva soldi, ma li offriva con un raggiro. Cioè proponeva a questi free lance di fargli avere per posta e in forma anonima i filmati che incastravano il politico e poi di vendergli invece, fatturandolo, un servizio privo di interesse, anche immagini grezze, sulla Calabria".

 

Nei documenti in possesso del quotidiano lo stesso Ranucci spiegherebbe che avrebbe garantito personalmente "il valore giornalistico del servizio sulla Calabria alla Rai" per giustificare il pagamento ma poi "avrebbe archiviato la Calabria e usato invece le immagini contro il politico". Per il Riformista questa appare come la dimostrazione del "metodo con il quale si fabbricavano dossier a spese della Rai". A rendere più misteriosi i contorni della vicenda sono le parole di uno dei freelance protagonisti che al sito ha dichiarato di aver avvertito il conduttore di Report che uno dei giornalisti "non poteva nemmeno stare in Italia (evidentemente dichiarava di essere latitante)", ricevendo la risposta "di non preoccuparsi" perché Ranucci "gli avrebbe procurato un appuntamento con il capo dei Ros dei carabinieri".

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