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L'Austria si è pentita dell'obbligo vaccinale, dietrofront sulle maxi-multe

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In Austria sabato 5 febbraio scatta il vaccino obbligatorio anti-Covid per tutti i maggiorenni ma il governo di Vienna potrebbe essersene già pentito. Le sanzioni previste sono salatissime, con multe fino a 3.600 euro per chi evita la dose (sono esonerate le donne in gravidanza, i "fragili" e i guariti negli ultimi 180 giorni). La legge è stata promulgata dal presidente, Alexander Van der Bellen, e pubblicata sulla Gazzetta Federale dopo aver completato l’iter di approvazione al Bundesrat a larga maggioranza.

 

Ma il clima a Vienna non è più quello della guerra ventre a terra contro il virus, con i contagi in calo come nel resto d'Europa. E così l'applicazione della legge non è così certa. Inoltre pende un pronunciamento della Corte costituzionale. Così molti osservatori ritengono che il governo potrebbe limitarsi a qualche multa "simbolica" e mollare la presa sui no vax. 

 

La legge inoltre prevede tre fasi per far rispettare l'obbligo sui vaccini. Nelle prima fase il governo deve informare tutte le famiglie, e questo dovrà avvenire via posta entro il 15 marzo. Poi scatta un fase intermedia con controlli e multe a campione. Poi un terza fase con la multa automatica. Quando scatterà quest'ultima? Difficile dirlo ma in molti sono pronti a scommettere che la terza fase non scatterà mai. "Da quando il governo ha annunciato la misura obbligatoria a metà gennaio, ha fatto di tutto per indebolire, ammorbidire e rendere superfluo il proprio progetto" ha scritto il quotidiano tedesco La Suddeutsche Zeitung commentando quanto avviene nel Paese vicino. 

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